Cellulari, non lo sai ma ti stanno rovinando quest’organo: proteggiti così

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Cellulare – Passionetecnologica

Gli anni 2000 sono stati senz’ombra di dubbio caratterizzati da un grandissimo progresso dal punto di vista soprattutto tecnologico. Internet e il suo avvento all’interno delle case di milioni di italiani hanno portato senz’ombra di dubbio diversi vantaggi. Ricordiamo in primis l’avvento dei social network (tra cui nello specifico Facebook, Instagram, Twitter e chi ne ha più ne metta), che hanno cambiato in maniera radicale le vite di milioni e di milioni di persone sparse in tutto il mondo.

Uno dei cambiamenti sicuramente più significativi è però l’avvento degli smartphone alla fine dei primi anni 2000, i quali hanno fatto proprio della connessione a internet sopracitata il loro punto di forza, riuscendo a progettare app che riuscissero a svolgere in maniera semplice e immediata alcune delle mansioni che svolgiamo quotidianamente.

Tendenzialmente siamo soliti suddividere gli smartphone rispettivamente in smartphone di fascia alta (i cosiddetti top di gamma, capitanati rispettivamente dai più recenti Samsung Galaxy S23 e iPhone 14 Pro), seguiti subito dopo dagli smartphone di fascia media, adatti a chi cerca un buon compromesso tra la qualità e il prezzo.

Arriviamo infine agli smartphone di fascia bassa, pensati appositamente per chi invece non ha chissà quali particolari esigenze in termini di potenza di calcolo e di qualità del sensore della fotocamera.

Nonostante abbiamo questa enorme varietà ed eterogeneità sul mercato attuale, essi sono accomunati da una caratteristica molto importante: vengono utilizzati in maniera massiccia per ore e ore, e questo determina spesso e volentieri non pochi problemi di salute.

Attenzione all’uso

Un uso prolungato del display dello smartphone può infatti compromettere seriamente la vista e l’acuità visiva, portando ad una secchezza oculare non indifferente sul lungo termine. Secondo un recente studio, infatti, trascorriamo una media di 3 ore e 43 minuti davanti allo schermo del nostro smartphone, e questo uso così protratto nel tempo porta a diverse problematiche, una fra tutte quella che è appunto denominata “sindrome dell’occhio secco”, denunciata in larga da parte dai giovani, con tutta l’infiammazione oculare che ne deriva.

Il primo consiglio che vi diamo è quello di regolare la luminosità dello schermo, riuscendo ad abbassarla se possibile. Nel caso di un’elevata luminosità, infatti, questa può portare eventualmente ad un affaticamento a livello oculare, che vogliamo ovviamente evitare.

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Cellulare di notte – Passionetecnologica

Oltre a questo consigliamo inoltre l’utilizzo della modalità Notte automatica: nel corso delle ore serali, infatti, lo smartphone imposterà in maniera completamente automatica un filtro sul display che andrà a contrastare la luce blu, la quale può affaticare i nostri occhi.