Questo oggetto spaziale sta creando scompiglio: la paura fa 90

spazio-terra-cometa-asteroide-universo
Oggetti spaziali non identificati possono essere un pericolo per la Terra. Passionetecnologica

Un oggetto arrivato dallo spazio sta creando scompiglio tra gli scienziati che lo stanno osservando da molto tempo.

Sono tantissimi i pericoli che possono arrivare dallo spazio, dalle tempeste solari agli asteroidi, ma anche meteoriti e detriti spaziali. Ogni anno i maggiori esperti del settore spaziale si riuniscono nella tre giorni della International Space Conference, dove partecipano oltre 400 scienziati provenienti da tutto il mondo.

Le maggiori agenzie spaziali, tra cui Nasa, Esa, Asi, Arianespace, negli ultimi anni, hanno aggiunto ai pericoli provenienti dallo spazio anche il cyberterrorismo. Infatti, anche i criminali usufruiscono delle ultime tecnologie disponibili.

Durante la conferenza vengono valutati soprattutto i rischi per la popolazione civile e per le grandi reti di ed infrastrutture dovuti alle cosiddette “space storms” provocati dalla presenza di detriti spaziali nell’orbita della Terra. Vengono anche illustrate le contromisure possibili rispetto alle tecnologie oggi a disposizione, le procedure da seguire per la protezione civile e, persino, le coperture assicurative.

Ma gli occhi degli scienziati sono puntati anche oltre l’orbita terrestre, sono in corso, infatti, tutta una serie di ricerche per studiare gli altri pianeti del sistema solare. Cone succede per il rover Curiosity che da Marte invia dati e immagini del pianeta rosso agli scienziati.

Il pericolo degli oggetti spaziali

Ad aiutare la scienza a risolvere i misteri dell’Universo è anche lo studio degli oggetti celesti che vagano nello spazio. In particolare, negli ultimi anni, gli occhi sono puntati su un particolare asteroide che sta attraversando il nostro sistema solare, chiamato Oumuamua.

Oumuamua-oggetti-interstellari-universo
L’oggetto interstellare Oumuamua. Passionetecnologica

Ad avvistarlo è stato lo scienziato Rob Weryk, il 18 ottobre 2017, mentre osservava il cielo dal Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System, osservatorio spaziale all’avanguardia dell’United States Air Force situato nelle Hawaii. Inizialmente scambiato per una cometa e poi per un asteroide, il team ha capito che non si trattava di nessuno dei due. Addirittura, forse ingannati dalle particolari dimensioni, c’è stato chi l’ha scambiato per una navicella spaziale.  Oumuamua, alla fine, è stato classificato come primo oggetto interstellare, cioè quei corpi che non sono legati alla gravità di nessun pianeta e gravitano nell’universo attraversando i diversi sistemi stellari.

Dai primi studi, pare che Oumuamua sia in viaggio da molto tempo  e, proprio per questo, potrebbe provenire da molto lontano portandosi dietro informazioni importantissime. Gli scienziati, infatti, ritengono che l’oggetto interstellare potrebbe farci capire cosa succede nei sistemi planetari oltre il nostro e cosa ha portato alla formazione di particolari esopianeti e di specifiche esocomete.