Ecatombe banche, i nostri soldi non sono al sicuro: ecco quali sono le banche a rischio chiusura

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First Republic Bank – Passionetecnologica

Al giorno d’oggi stiamo assistendo sempre più a una lenta, ma continua transizione dall’utilizzo del denaro in contanti ai pagamenti elettronici, che avvengono spesso e volentieri mediante carte di credito, carte di debito, chip NFC presenti sugli smartphone di nuova generazione e chi ne ha più ne metta.

Nel corso degli ultimi mesi in particolare abbiamo assistito alla progressiva chiusura degli sportelli bancomat e delle filiali fisiche di numerosissime banche, evento che ha inevitabilmente portato delle gravi conseguenze soprattutto per i più anziani, dal momento che così facendo devono percorrere decine e decine di kilometri (uscendo dal proprio paese di residenza) per prelevare presso lo sportello bancomat più vicino a loro.

Un altro significativo problema che ha scosso il mondo nell’ultimo periodo è stato la chiusura della Silicon Valley Bank, la quale ha portato diverse conseguenze a livello mondiale, unita alla chiusura della Signature Bank.

In base a quanto emerso dagli analisti, altri istituti potrebbero seguire questo trend in futuro, portando ad ulteriori e gravi conseguenze per il panorama economico mondiale. In particolare sarebbero arrivate alcune importanti analisi da parte di Jp Morgan, il quale avrebbe fatto riferimento a diversi istituti che in questo momento stanno perdendo moltissimo terreno sulle quotazioni in borsa. Tra gli istituti citati da parte di Jp Morgan ci sarebbero in particolarePacWest Bancorp, Citizens Financial Group, Western Alliance Bancorporation, per poi finire con Comerica.

È un periodo di forte crisi per tutte le banche statunitensi, e a queste sopracitate viene ad aggiungersi anche First Republic Bank, che potrebbe segnare a breve un netto calo anch’essa. Altri istituti sarebbero stati poi citati dalla celebre rivista Bloomberg, tra cui UMB Financial, Intrust Financial e infine Zions.

I dettagli delle banche

A segnare le perdite maggiori sarebbero state in particolare Western Alliance e First Republic, le quali avrebbero subito perdite che si aggirerebbero addirittura al 67% delle loro quote totali. A prender parola è stato addirittura il Presidente degli Stati d’Uniti d’America, che ha cercato di rassicurare i cittadini statunitensi nonostante la gravissima situazione che l’economia finanziaria sta passando in questo preciso momento storico.  Ci sarebbe uno spiraglio di luce fortunatamente per First Republic, che negli ultimi giorni avrebbe avuto un rialzo pari a circa il 61%.

Lo stesso discorso si è applicato poi alle banche europee e britanniche, come per esempio Svi UK, di cui la stessa Bank of England avrebbe recentemente dichiarato l’insolvenza, finendo addirittura per essere venduta a una sola sterlina.

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JP Morgan Chase – Passionetecnologica

Non ci resta dunque che attendere per vedere come la situazione evolverà nei prossimi mesi, confidando che il tutto segua un trend positivo in futuro.