Leonardo Da Vinci, arriva la grande scoperta dopo anni: incredibile ma vero

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L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. passionetecnologica

Nuova incredibile scoperta che riguarda lo sterminato lavoro del genio italiano Leonardo da Vinci. Un nuovo codice sta per essere svelato

Pensatore, uomo di scienza, pittore, scultore, scenografo, anatomista, inventore, ingegnere militare, Leonardo da Vinci è il principale esponente del Rinascimento, che ci ha lasciato in eredità, migliaia tra opere e bozze di studi ancora incompiuti.

Senza dubbio l’opera più nota che Leonardo ci ha lasciato è la Gioconda, conosciuta anche come Monna Lisa, al secolo Lisa Gherardini. Leonardo portò con sé l’opera durante il suo soggiorno a Parigi dove fu venduta, probabilmente, al sovrano Francesco I. Il ritratto fu dunque venduto regolarmente e non “rubato” come in molti erroneamente ritengono.

Proprio questa falsa credenza, portò l’italiano Vincenzo Peruggia a rubare il dipinto custodito nel Museo del Louvre e a tenerla nascosta sotto al suo letto per ben 2 anni. Il ladro riuscì anche a riportarla in Italia, per poi essere arrestato durante un maldestro tentativo di vendita. Nonostante tutto la pena fu lieve perché il patriottismo artistico fu considerato motivo di instabilità mentale.

La Gioconda, però, è solo una delle numerose opere di Leonardo giunte fino ai nostri giorni. Il poliedrico artista fiorentino fu anche tra i primi a studiare il corpo umano attraverso il vivisezionamento dei cadaveri, una pratica che all’epoca era al limite della blasfemia. Ma ci sono anche numerosi disegni di invenzioni, alcune delle quali mai realmente realizzate.

Come decifrare i segreti di Da Vinci

La figura di Leonardo è avvolta anche da numerosi misteri a causa dei migliaia di progetti tanto geniali quanto folli che ha lasciato. Dopo la morte di Leonardo nel 1519, tutti i suoi manoscritti restano al suo pupillo Francesco Melzi, i cui eredi non ebbero la stessa cura nel custodire la prestigiosa eredità. Solo successivamente lo scultore Pompeo Leoni recuperò buona parte dei testi.

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Alcuni bozzetti di Leonardo da Vinci. passionetecnologica

Nel tentativo di studiarli Leoni smembrò letteralmente tutti i bozzetti, ritagliando e incollando le parti che gli interessavano e aggiungendo le sue integrazioni. Questo lavoro prese il nome di “Codice Atlantico” composto da 1100 fogli ordinati senza un’apparente sequenza logica. Cosa che l’ha reso quasi inutilizzabile dagli studiosi. Un vero peccato considerando che al suo interno potrebbero esserci nascosti misteri ancora irrisolti sui lavori del genio italiano.

Oggi, con la speranza che qualcuno riesca a scoprire i segreti di Leonardo, il Codice Atlantico è stato reso completamente disponibile nella biblioteca digitale innovativa Leonardo//thek@, nata da un progetto del Laboratorio Multimediale del Museo Galileo di Firenze in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana. La Leonardo//thek@ mette a disposizione tutti gli strumenti per consultare ordinatamente il Codice ed ad accedere alle oltre 6 mila note critiche di Leonardo.