Inps, stangata per i disoccupati: dovranno rinunciare a questa cosa

disoccupati-inoccupati-povertà-lavoroL’Inps introduce nuove regole per i disoccupati che usufruiscono dell’indennità Naspi. Ecco cosa cambia quest’anno.

Continua a crescere il numero di disoccupati in Italia, nel primo mese del 2023 i disoccupati tra i 35 e 49 anni sono 621 mila, circa l’1,9% in più rispetto a dicembre 2022. Questo nonostante il tasso di occupazione, tra la popolazione over 35 sia lieve crescita, + 0,2% da gennaio e +0,5 rispetto al trimestre agosto-ottobre.

Infatti, il numero di occupati a gennaio 2023 supera del 2% quello di gennaio 2022, con oltre 459 lavoratori in più. La crescita di occupazione si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro e degli inattivi, cioè quelle persone che non sono classificate come occupate o in cerca di lavoro.

La decrescita degli occupati spiega in parte l’aumento di disoccupati tra dicembre e gennaio in tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione resta sostanzialmente stabile rispetto al genere, con il 6,7 negli uomini e 9,5% nelle donne.

L’Inps corrisponde ai disoccupati che hanno perso il lavoro un assegno di disoccupazione, chiamato Naspi – Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale – introdotta dal Jobs Act, approvato dal Governo Renzi nel 2015.

Cosa cambia per i disoccupati

L’indennità di disoccupazione corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni. Attualmente la Naspi dura massimo 24 mesi per chi ha lavorato almeno 4 anni dall’inizio del periodo di disoccupazione. Non esiste un limite al numero di volte in cui è possibile ottenere l’indennità, l’importante è disporre di tutti i requisiti richiesti ogni volta che si invia la domanda. L’importo dipenderà dal tempo in cui si è svolto il lavoro e in cui si sono versati tutti i contributi previsti dalla legge.

disoccupazione-lavoro-disoccupati-lavoratori

L’Inps ha, di recente, inviato una comunicazione a tutti i beneficiari di Naspi nel 2022 che avevano dichiarato reddito presunto da prestazioni professionali. Questi dovranno effettuare la stessa operazione anche nel 2023, infatti, la comunicazione di reddito presunto è obbligatoria anche se il reddito corrisponde a 0 euro. Sono circa 300 mila i soggetti interessati dall’obbligo.

Per procedere è necessario collegarsi al portale dell’Inps, accreditandosi tramite SPID/CIE/CNS, e digitare “Naspi” nella barra di ricerca. Selezionando la scheda “NASpI: indennità mensile di disoccupazione”, si potrà compilare il modello NASpI-COM per inviare la comunicazione di reddito presunto ed accedere così all’assegno anche per il 2023.