Avvistamento sul sole, questo cerchio nero non ha senso: ecco di che cosa si tratta

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Sole – Passionetecnologica

Da ormai anni e anni orsono siamo sempre più abituati ai continui avvistamenti a livello dello spazio. Grazie all’utilizzo infatti sempre più costante delle sonde spaziali, ricerchiamo continuamente oggetti ed entità che ci permettono di approfondire le nostre conoscenze per quel che è un’entità misteriosa come lo spazio.

Una delle notizie senz’ombra di dubbio più sorprendenti a tal proposito riguarderebbe in particolare un disco nero, che sarebbe apparso all’improvviso in prossimità della superficie del pianeta solare. Cosa nasconderebbe questo inedito disco nero? Scopriamolo insieme, andando ad analizzare ciò che è emerso da parte dell’Agenzia Spaziale Europea.

Sarebbe stato infatti proprio un satellite dell’Agenzia Spaziale Europea ad aver avvistato questo disco nero, che si è palesato in maniera praticamente improvvisa di fronte alla superficie solare, per un brevissimo istante, mentre.

Se all’apparenza sembrava infatti un semplicissimo disco nero, in realtà non è nulla di “straordinario” come erroneamente si pensa: si tratterebbe infatti di niente poco di meno di Mercurioo, uno dei pianeti che ruota e transita all’interno del nostro Sistema Solare. Esso sarebbe stato quindi scovato dal satellite dell’Agenzia Spaziale Europea mentre orbitava in prossimità del Sole.

Il satellite è quindi riuscito nella miracolosa impresa di catturare quel preciso momento, che nasconde in verità un evento più che normale. Solar Orbiter, questo il nome proprio del satellite utilizzato da parte dell’Agenzia, avrebbe fatto uso dei suoi strumenti più efficaci e potenti per riprendere, nella maniera più dettagliata possibile, il passaggio del pianeta in corrispondenza della superficie del Sole.

La ricostruzione degli eventi

Tra gli strumenti utilizzati in questo caso per catturare il suo spettacolare passaggio, menzioniamo in particolare la fotocamera polarimetrica ed eliosismica,  assieme alla fotocamera a radiazione ultravioletta, dalla cui sinergia siamo riusciti ad estrapolare queste fantastiche ed evocative immagini in alta risoluzione.

Una delle caratteristiche che maggiormente salta all’occhio da questi scatti ottenuti grazie alle riprese di Solar Orbiter, è senz’ombra di dubbio l’esigua dimensione del pianeta Mercurio rispetto al Sole, che a confronto appare titanico. Ricordiamo che satelliti di questo tipo vengono usati anche per scovare esopianeti che compiono orbite attorno alle loro stelle di riferimento, che ormai quotidianamente gli astronomi di tutto il mondo scoprono, riuscendo così ad aggiungere ulteriori dettagli a ciò che sappiamo sul nostro sistema solare e su altre galassie.

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Mercurio orbita attorno al Sole – Passionetecnologica

Non ci resta dunque che attendere con trepidazione, per aver modo di scoprire nuovi e inediti pianeti, di cui verremo sicuramente a conoscenza nel corso dei prossimi mesi o anni.