Digitale terrestre, addio alla comodissima funzione: non potrai più usarlo così | Italiani disperati

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Il digitale terrestre DVB-T per la visione dei canali in chiaro. passionetecologicaStiamo per dire addio ad una comodissima funzione del digitale terrestre che non potrà più essere usato per alcuni servizi.

A partire dal 1 gennaio 2023, tutte le reti televisive sono passate alle nuove frequenze e i telespettatori hanno dovuto adeguarsi acquistando con televisori e decoder compatibili con il segnale DVB-T2 del digitale terrestre.

Con il nuovo segnale le emittenti televisive sono passate ad una nuova trasmissione di codifica, adottando lo standard MPEG-4, quello delle reti HD che prima potevamo trovare dal canale 500 in poi, e abbandonando lo standard MPEG-2.

In pratica non sono più supportati i canali che trasmettono a bassa qualità poiché il nuovo decoder utilizza lo standard HEVC che supporta solo le trasmissioni in alta definizione. La transizione, in realtà, è ancora in atto per alcune reti che hanno riscontrato diversi problemi, anche il passaggio delle reti regionali della Rai è stato particolarmente complicato.

Già nel 2016, i costruttori hanno dovuto produrre apparecchi per il digitale terrestre con il nuovo standard di frequenze DVT-T2, poiché nel 2017 è stato introdotto il divieto assoluto di vendere il vecchio decoder DVB-T. Questo provvedimento è stato utile per consentire un passaggio più fluido, permettendo di acquistare televisori che, in prospettiva, fossero già compatibili con le nuove tecnologie.

Quale funzione sarà eliminata dal digitale terrestre

I nuovi dispositivi, smart tv e decoder, sono dotati anche di tecnologia che permette di collegarsi alla rete. Funzione che ha favorito il diffondersi di piattaforme streaming a pagamento, come Netflix, Amazon Video e DAZN, che offrono una grande quantità di contenuti on demand.

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Tasti rapidi del telecomando per accesso a piattaforme streaming. passionetecnologica

Queste nuove applicazioni stanno velocemente cambiando le abitudini degli italiani portandoli a consumare sempre più contenuti digitali a discapito della normale offerta dei canali televisivi del digitale terrestre. Spesso, gli stessi telecomandi hanno dei tasti rapidi per accedere direttamente alle piattaforme senza neanche passare per il digitale.

Questa situazione ha allarmato le emittenti televisive e qualcuno ha inviato una richiesta, che sarà valutata dall’Agcom, con l’obiettivo di difendere il ruolo delle emittenti televisive nazionali, tra cui Rai e Mediset. In pratica la proposta è quella di abolire dai telecomandi i tasti rapidi per l’accesso alle piattaforme di streaming e costringere i produttori a mettere in evidenza nelle Home Page delle smart tv e dei decoder un’icona per accedere alle funzioni del digitale terrestre. Inoltre, tutti i telecomandi dovranno essere dotati di tastierino numerico da 0 a 9 per l’accesso ai canali in chiaro. Molte case produttrici, stanno lentamente abbandonando il tastierino numerico, per la produzione di telecomandi sempre più piccoli e maneggevoli.