Nuova specie, l’abbiamo appena scoperta: fa paura solo a guardarla

 

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Nuova specie scoperta durante l’esplorazione di grotte. passionetecnologica

Una nuova specie con caratteristiche uniche è stata scoperta da un team di scienziati durante una spedizione nelle grotte.

Il 2022 è stato un anno florido dal punto di vista scientifico, con migliaia di nuove specie di animali e piante scoperte in tutto il mondo.

Il concetto di specie in biologia indica un gruppo nel quale due esemplari sono in grado di riprodursi. Tuttavia, è un concetto che non rende facile la vita agli scienziati, lo stesso Darwin propose di abolirlo poiché considerava che con “specie” si volesse definire l’indefinibile.

Per questo in molti casi si tratta di specie molto simili ad altre già conosciute e di cui si rilevano nuove singolari caratteristiche, ma in alcuni casi si tratta di animali o piante mai visti prima. Contemporaneamente, però, si stima che il tasso di estinzione giornaliero arriva a 273 specie al giorno.

Gli scienziati hanno stimato che l’azione dell’uomo ha velocizzato di un valore compreso tra le mille e le diecimila volte il tasso di estinzione naturale delle specie. Ecco perché la comunità scientifica accoglie con grande piacere ogni nuova specie portata alla luce.

La nuova specie scoperta nelle caverne

Un team di ricercatori impegnato in Israele ha scoperto una nuova specie animale mentre esplorava alcune grotte con particolari caratteristiche geologiche ritenute d’interesse scientifico. Al loro interno, infatti, sono abitate da numerose forme di vegetali, piccoli animali e numerose specie di insetti.

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Nuova specie di ragno delle grotte. passionetecnologica

Ad attirare l’attenzione dei ricercatori durante l’esplorazione delle grotte è stata una nuova specie di ragno con caratteristiche mai viste prima. Questo perché avrebbe vissuto e si sarebbe sviluppato nel fondo di grotte separate dal mondo esterno per milioni di anni. Essendosi sviluppato in un contesto geologicamente isolato, questa specie può dirci molto sull’evoluzione della vita degli aracnidi. Addirittura potrebbe portare a riscrivere l’albero dell’evoluzione dei ragni creando un nuovo ramo che milioni di anni fa si è distaccato dall’evoluzione perché non condizionato dal mondo esterno.

La caratteristica più evidente di questa specie è quella di non avere occhi, non si tratta di ragni ciechi, già trovati sempre in Israele, ma di ragni completamente privi di bulbi oculari. Gli scienziati sono al lavoro per capire cosa abbia permesso a questa specie di sopravvivere milioni di anni. Tra le ipotesi c’è anche quella che si tratti di un cosiddetto “relitto climatico” cioè di una specie madre, molto diffusa milioni di anni fa e che è riuscita a sopravvivere perché ha trovato un luogo sicuro lontano dall’azione antropica dell’uomo.