Pensioni, arriva la grande notizia dell’Inps: finalmente aumenti | Controlla subito online

Pensioni-pensionati-aumenti-inps
Aumenti in vista sulle pensioni. passionetecnologica

Buone notizie dall’Inps che ha annunciato l’entrata in vigore degli adeguamenti decisi dal Governo per quanto riguarda aumenti e arretrati delle pensioni.

Secondo i dati dell’Istat, in Italia nel 2021 sono stati spesi 313 miliari di euro in prestazioni pensionistiche, che corrispondono a circa il 17,6% del prodotto interno lordo. Nel nostro Paese i pensionati sono circa 16 milioni di cui circa un quarto vive da solo.

Le donne rappresentano più della metà dei pensionati ma in termini economici rappresentano solo il 44% del totale della spesa, questo ad evidenziare che mediamente ricevono una pensione molto più bassa.

Dai dati emerge la fotografia di un Paese che invecchia velocemente con circa 602 pensionati ogni 1000 lavoratori. Nel 2019 quasi una famiglia su due ha fra i suoi componenti un pensionato, il cui reddito incide per ben il 64% sul bilancio familiare. Un dato che dimostra come molte famiglie contino proprio sulle pensioni per far quadrare i conti a fine mese.

Anche la differenza tra Nord e Sud resta molto evidente, con più pensioni di tipo assistenziale nel mezzogiorno rispetto a quelle da lavoro nel settentrione. Una condizione che aumenta il rischio di povertà di quasi tre volte superiore per le famiglie del Sud.

Quando aumentano le pensioni

Fortunatamente arrivano buone notizie dall’Inps che ha annunciato importanti novità per le pensioni già a partire da marzo 2023. Consultando i cedolini del prossimo mese, che sono già stati pubblicati online, è possibile verificare l’importo che sarà erogato tra il 1 marzo (per Poste Italiane) e il 4 marzo (per gli altri istituti di credito).

Inps-eur-pensioni-sede
L’Inps ha annunciato aumenti e rimborsi. passionetecnologica

L’Istituto ha annunciato che tutte le pensioni riceveranno gli aumenti previsti dalla Finanziaria approvata lo scorso dicembre, ma non solo. Dovrebbero essere posti in pagamento anche gli arretrati di perequazione, in pratica gli importi non ricevuti nei mesi di gennaio e febbraio 2023

L’importo della pensione è stato rivalutato in base all’inflazione e gli importi erogati aumenteranno da un minimo del 2,33%, per chi percepisce assegni 10 volte superiore al minimo (circa 5200 euro al mese), fino al 6,2% per la fascia di pensionati che percepisce tra quattro e cinque volte il minimo (circa 2100). Chi percepiva meno di 2100 euro al mese, invece dovrebbe aver ricevuto già da gennaio gli aumenti previsti dal Governo. Calcolando quindi anche gli arretrati, i cedolini di marzo dovrebbero contenere una cifra superiore di circa 400 euro, per poi assestarsi nei mesi successivi intorno ai 100-150 euro in più al mese. Ezio Cigna, responsabile nazionale delle politiche previdenziali della Cgil, ha precisato che l’aumento lordo si applica anche al valore della tredicesima.