Criptovalute, arriva la grande truffa: 2 milioni di euro sequestrati così

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Le criptovalute sono valute elettroniche dotate di crittografia. Foto di RODNAE

Maxi sequestro della Guardia di Finanza che ha sequestrato beni per oltre 2 milioni di euro sottratti con la truffa delle criptovalute.

Le valute elettroniche che utilizzano una particolare crittografia in grado di rendere i dati illeggibili a chi non abbia la password, sono dette criptovalute. La loro grande diffusione è dovuta al fatto che questo particolare sistema di protezione rende le criptovalute impossibili da contraffare.

Le criptovalute moderne, infatti, utilizzano sistemi basati sulla blockchain, una struttura di database distribuito su migliaia di server in tutto il mondo. La blockchain, inoltre, gestisce un registro pubblico delle transazioni crittografate, che non avvengono in maniera anonima, ma sono disponibili al pubblico.

La più famosa è il bitcoin ma, in realtà, già prima esistevano degli esempi di valute elettroniche online, come B-Money e Bit Gold, però nessuna era mai riuscita ad affermarsi sui mercati finanziari.

Il dominio internet di bitcoin, registrato nell’agosto del 2008 resta la homepage di criptovalute più visitata al mondo. Il suo lancio fu seguito dal famoso libro “Bitcoin: a peer-to-peer-Electronic Cash System, di Satoshi Nakamoto, un misterioso autore su cui sono nate storie e leggende e di cui nessuno ha mai scoperto l’identità.

La truffa delle criptovalute in Italia

Il successo del bitcoin, che ha visto moltiplicarsi il suo valore nell’arco di pochi anni, ha favorito la nascita di numerose nuove criptovalute e scatenato la corsa degli investitori sul mercato delle monete elettroniche. Purtroppo anche questo campo non è esente da rischi, come ci dimostra un recente fatto di cronaca avvenuto proprio in Italia.

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Le criptovalute possono subire oscillazioni sui mercati. Foto di Alesia Kozik

Infatti, la Guardia di Finanza di Treviso ha messo sotto sequestro beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro durante le indagini condotte sulla società di diritto inglese New Financial Technology. L’attività delle forze dell’ordine ha permesso di acquisire elementi utili ad accertare la responsabilità penale di cinque indagati che avrebbero truffato una vasta platea di investitori promettendo rendimenti mensili acquistando criptovalute.

Gli accertamenti hanno dimostrato che gli investimenti dei clienti sono stati utilizzati per altri fini, come gli 800mila euro usati per acquistare auto di lusso. Finita sotto sequestro anche un’azienda vitivinicola per la coltivazione di vitigni pregiati per un valore complessivo di quasi 230 mila euro. Nei giorni scorsi sono stati arrestati a Dubai due italiani Christian Visentin ed Emanuele Giulini. Nei mesi scorsi era stata fermata dai finanzieri un’altra persona mentre cercava di attraversare la dogana con la Svizzera con 8 orologi di lusso per un valore totale di 350 mila euro.