Pellet, finalmente lo paghi pochissimo: addio alla bolletta per sempre

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Pellet biocombustibile ricavato dal legno. Foto di Ernesto Rodriguez da Pixabay

Buone notizie sul fronte consumi per chi utilizza la stufa a pellet, infatti il costo della rinomata biomassa sta per crollare

Il caro energia che ha colpito non solo l’Italia, ma l’intera Europa, ha messo letteralmente in ginocchio cittadini e famiglie che adesso faticano ad arrivare a fine mese e si avvicinano sempre di più alla soglia di povertà.

L’arrivo dell’inverno ha ulteriormente peggiorato la situazione, le giornate più corte ci costringono a tenere per più tempo la luce accesa e l’arrivo di temperature sempre più basse ci obbliga a trovare soluzioni per riscaldare la casa.

Proprio la spesa per il riscaldamento è quella che incide maggiormente sul bilancio domestico ed occorre fare attenzione a cosa utilizziamo e come lo utilizziamo. Per esempio è sempre meglio preferire un riscaldamento con caldaia a gas piuttosto della stufa elettrica che fa schizzare alle stelle i consumi.

Anche la stessa caldaia va scelta con attenzione, un modello troppo vecchio e senza l’adeguata manutenzione potrebbe rivelarsi addirittura pericoloso. Meglio allora scegliere una caldaia a condensazione, capace di ridurre al minimo gli sprechi e garantire prestazioni ottimali.

Offerte sul prezzo del pellet

Negli ultimi anni, si sta diffondendo un altro metodo efficiente ed ecologico per riscaldare la propria casa: la stufa a pellet. Il nome pellet sta ad indicare la particolare forma a cilindro più che il materiale. Inizialmente, infatti, il pellet era formato da altri componenti e serviva per dar da mangiare al bestiame. Solo negli anni ‘70 inizierà a diffondersi il pellet di legno che utilizziamo in casa.

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Il pellet può essere ricavato dagli scarti del legno, Foto di moses da Pixabay

Oggi, il pellet per il riscaldamento si è molto diffuso per il costo non particolarmente elevato e per un aspetto ecologico importante: la combustione del pellet emette nell’atmosfera la stessa Co2 sottratta dalle piante durante la sua crescita, al contrario dei combustibili fossili estratti dal sottosuolo.

Inoltre il suo prezzo si appresta a scendere ulteriormente, dopo aver già subito una diminuzione a dicembre. Infatti, nella nuova Legge di bilancio, il Governo ha previsto un abbassamento dell’IVA dal 22% al 10% per tutte le biomasse. Un provvedimento che va incontro anche ai produttori, che si erano visti costretti ad abbassare i prezzi perché i depositi erano ormai pieni nel periodo di novembre dove si poteva arrivare a pagare anche 1 euro a chilo. Anche la diminuzione del costo del legno sul mercato internazionale rappresenta un ulteriore fattore che dovrebbe incidere sul crollo del prezzo del pellet.