Sono mesi particolarmente difficili e ostici, quelli che stiamo attraversando in questo momento, a causa soprattutto del caro energia che ha recentemente messo in ginocchio il continente europeo.
Il problema è nato nella fattispecie quando son scoppiati i primi conflitti in Ucraina, che hanno inevitabilmente portato a diverse conseguenze gravi, prima tra tutti la crisi a livello del settore alimentare con l’aumento generale del costo delle materie prime, unito poi ad un rialzo mai visto prima d’ora del costo dell’energia, sia essa elettrica che del gas metano.
Questo si è riflettuto chiaramente in un aumento da parte delle principali compagnie fornitrici d’energia del costo delle bollette, che ha creato non pochi grattacapi. Si stima infatti che, secondo le ultime statistiche, si è verificato un aumento del costo delle bollette pari al 50% rispetto alle corrispettive bollette risalenti agli stessi mesi del 2021, un dato sicuramente preoccupante che desta attenzione in tutto il continente.
I governi si sono mossi immediatamente nel tentativo di porre fine a questa situazione, soprattutto con l’obiettivo di aiutare la fetta di popolazione più bisognosa. Nel caso del governo italiano, ad esempio, possiamo citare il bonus energia da 150 euro (detraibili direttamente dal costo delle bollette mensili dell’energia), così come anche le agevolazioni e le detrazioni fiscali per chiunque fosse interessato eventualmente all’acquisto di un elettrodomestico di nuova generazione, che avendo una classe d’efficienza energetica alta, consuma molto di meno e consente di risparmiare anche cifre considerevoli a lungo termine.
All’interno dell’economia domestica, senz’ombra di dubbio gli elettrodomestici sono i dispositivi che ricoprono la fetta maggiore a livello di consumi energetici. Tra forno elettrico, forno a microonde, lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice e chi ne ha più ne metta, sono davvero tanti gli elettrodomestici di cui facciamo uso quotidianamente.
La classifica dei consumi
Ci sono però alcuni elettrodomestici che sicuramente consumano più di altri, anche quando vengono lasciati spenti o in stand-by. È il caso del PC desktop, che utilizziamo ormai quotidianamente per lavoro o per svago nel corso della giornata. Secondo alcune stime effettuare recentemente, il consumo medio di un PC desktop lasciato costantemente acceso porta ad un costo pari a circa 150 euro l’anno.
Al secondo posto troviamo poi il modem, che utilizziamo praticamente tutte le ore, essendo perennemente connessi a internet attraverso la comunicazione Wi-Fi. Lo stesso discorso si applica anche alle nuove macchinette del caffè, così come le console di videogiochi (come le ultime PlayStation 5 e Xbox Series X), che rimanendo in stand-by per molte ore rischiano di portare ad alti consumi.
Il nostro consiglio, in definitiva, è di spegnere definitivamente questi dispositivi, con l’ausilio eventualmente di una multipresa che riesca a spegnerli tutti in un colpo.