Scaldabagno, se fai così riduci drasticamente i consumi: ecco il trucco che non rivela nessuno

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Scaldabagno elettrico per l’acqua calda. Foto Wikimedia Commons

Un facile trucco che in pochi conoscono e che permette di ridurre i consumi dello scaldabagno e risparmiare sulla bolletta.

Risparmiare è il mantra che si ripete nelle case degli italiani dopo gli aumenti del costo dell’energia che ha portato un rincaro anche dei beni di consumo quotidiano.

Per far quadrare i conti a fine mese, le persone sono sempre più attente ad adottare qualunque tipo di accorgimento con l’obiettivo di ridurre i consumi ed evitare bollette particolarmente salate.  Ridurre gli sprechi non significa solo risparmiare, ma significa anche fare maggiore attenzione all’ambiente che ci circonda, cercando di ridurre i comportamenti che provocano un impatto negativo sull’ecosistema.

Occorre, però, prestare attenzione ad alcuni atteggiamenti  come scegliere elettrodomestici nella fascia di consumo più alta (da A a A+++), cercare di utilizzare gli elettrodomestici, in particolare lavatrice e lavastoviglie, sempre a pieno carico, magari impostando il programma economy disponibile su molti modelli. Già, solo questi comportamenti ci aiutano a ridurre i consumi in modo non indifferente.

In casa la maggior parte dell’energia viene utilizzata per i sistemi di riscaldamento, come stufe e termosifoni, e di raffreddamento, come i condizionatori, che incidono molto sui consumi domestici. In questo caso il miglior consiglio è sempre quello di evitare di impostare impostare temperature troppo alte di inverno o troppo basse d’estate, evitando un distacco eccessivo tra temperatura interna ed esterna.

Come risparmiare sui consumi dello scaldabagno

Nella classifica dei consumi domestici, dopo riscaldamento e condizionatori, al terzo posto, troviamo l’energia per produrre acqua calda attraverso lo scaldabagno, conosciuto anche come boiler o scada acqua. Difficile infatti rinunciare all’acqua calda in casa, ma anche qui bastano piccoli accorgimenti per risparmiare.

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Consumo di acqua calda in casa. Foto di Karolina Grabowska da Pixabay

Già al momento dell’acquisto possiamo scegliere con cura il modello, è necessario sapere, infatti, che in commercio troviamo due tipi di scaldabagno: quelli con serbatoio e quelli senza serbatoio. I primi tendono a consumare più energia perché l’acqua è contenuta in una sorta di cisterna dove viene riscaldata e conservata per l’uso, i modelli senza serbatoio, invece, sono dotati all’interno di un sistema a serpentina per riscaldare l’acqua. Questo sistema permette di avere acqua calda più velocemente e consumare meno.

Per ridurre i consumi dello scaldabagno, è possibile agire anche sulla temperatura. Normalmente la temperatura è impostata a 60°C, ma anche scendendo di venti gradi e portandola a 40°C, si può ottenere un buon livello di acqua calda con un risparmio notevole. Per ridurre l’utilizzo di acqua è possibile applicare degli aeratori ai rubinetti e montare delle docce a basso flusso.