Bollette alle stelle, spegni subito questi 2 elettrodomestici: ti succhiano soldi anche da spenti

Alcuni elettrodomestici consumano più di altri, ma due in particolare, se usati in maniera errata portano i costi delle bollette alle stelle.

Il frigorifero, la lavastoviglie, la lavatrice, il forno, la caldaia, lo scaldabagno, la stufa elettrica sono tutti elettrodomestici il cui consumo incide notevolmente sulle bollette. A cui si aggiungono tutti i dispositivi elettronici, come televisori, computer cellulari, tablet e così via.

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Consumi elettrodomestici in casa. Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Ridurre i consumi per risparmiare è un’ottima strategia, ma è importante anche capire in che modo ogni apparecchio elettrico che abbiamo in casa incide sui costi delle bollette a fine mese. Uno studio basato sulle abitudini medie degli italiani può aiutarci a comprendere in che percentuale gli elettrodomestici incidono sui consumi domestici.

Agli ultimi posti di questa top 10 troviamo computer e televisore, secondo lo studio entrambi i dispositivi incidono solo per l’1% sulla bolletta di casa. A seguire, all’ottavo posto, troviamo la lavastoviglie con il 2%, seguito dal forno elettrico che si posiziona al settimo posto con il 3%.

Dal sesto la percentuale inizia a salire e di conseguenza anche i consumi aumentano, il frigorifero incide per l’8% sulle bollette, tanto ma non troppo se pensiamo che è l’unico elettrodomestico che resta sempre acceso, notte e giorno.

Quali elettrodomestici consumano di più

Diversamente da quanto visto fino ad ora, il quinto posto non è occupato da un elettrodomestico ma dall’insieme dei consumi che utilizziamo per illuminare la casa. Lampade,  lampadine e faretti vari incidono per il 12% sui costi delle bollette. Subito sotto al podio, invece, troviamo la quantità di energia necessaria per alimentare la combinazione di lavatrice e asciugatrice, che riguarda circa il 13% dei costi domestici.

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I pannelli solari per il riscaldamento domestico. Foto di Photo Mix da Pixabay

Sul gradino più basso del podio si piazza lo scaldabagno, la funzione per produrre acqua calda incide per ben il 14% sull’energia complessiva che utilizziamo in casa. Guardando le ultime due posizioni si comprende come la maggior parte dei consumi sia dovuta alla regolazione della temperatura domestica. Al secondo posto, infatti, troviamo l’impianto di raffreddamento. Nonostante siano utilizzati soltanto nei periodi più caldi, i condizionatori sono molto dispendiosi e incidono per ben il 19% sui consumi.

Sul gradino più alto del podio, con un discreto distacco, troviamo i costi dovuti al riscaldamento che incidono sui consumi per il 27%. Qui i costi variano molto a seconda dell’impianto utilizzato, meglio infatti preferire una caldaia a condensazione o un impianto ad energia solare che possono aiutarci ad abbattere i costi. Da evitare invece, le stufe elettriche, presenti in molti appartamenti ed uffici. Una stufa elettrica consuma circa 1500 watt di potenza che nel tempo rischiano di far lievitare le bollette