Caro bollette, finalmente l’intervento dell’Antitrust: le società energetiche al centro del mirino

Sono tempi assolutamente duri per quanto riguarda l’energia, in particolar modo per i rincari che stanno recentemente colpendo l’Europa e non accennano a fermarsi.

Questa gravosa situazione si è formata in particolar modo a causa dei recenti conflitti che hanno purtroppo colpito l’Ucraina a partire dai primi mesi del 2022, e che hanno inevitabilmente portato ad un aumento del costo delle materie prime, esattamente come dell’energia (sia elettrica che del gas metano, soprattutto).

Ciò si è riflettuto in un rialzo clamoroso e mai visto prima delle bollette mensili dell’energia in tutta Europa. Nonostante tutti gli aiuti che provengono dai principali governi europei (come ad esempio il bonus energia italiano da 150 euro detraibili direttamente dalle bollette, così come agevolazioni fiscali per chiunque intenda acquistare un elettrodomestico di nuova generazione), numerosissime famiglie italiane rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che il pagamento delle bollette è diventato insostenibile. Questo a maggior ragione nel caso delle famiglie monoreddito, composte eventualmente da 4 o 5 membri.

Fortunatamente nel corso delle ultime ore sono arrivate buone notizie per tutti i cittadini italiani, le imprese e i condomini, i quali pagano regolarmente ogni mese le bollette della luce e del gas. L’Antitrust ha infatti gettato luce sul pagamento delle bollette nei riguardi rispettivamente di compagnie fornitrici come ad esempio Edison, Enel, Eni, Acea, Hera, Engie, e avrebbe in particolar modo scovato alcune modifiche unilaterali sospette relative alla fornitura di gas metano ed energia elettrica.

In particolare sarebbero sette ad oggi i provvedimenti istruttori avviati nei loro confronti da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: la decisione finale consiste nella’dottare dei provvedimenti cautelari rispetto ad esse. Tutte queste compagnie sopracitate, infatti, rappresentano ad oggi circa l’80% del totale del mercato del settore.

I dettagli dei rincari

Nella fattispecie si tratterebbe di una modifica sostanziale al costo di fornitura di energia (sia essa elettrica che di gas metano), con delle modifiche contrattuali unilaterali che vanno a cozzare con quanto stabilito recentemente dal decreto Aiuti-bis, ovvero l’emendamento voluto dal governo proprio per fronteggiare il rincaro dell’energia e aiutare quindi la popolazione più bisognosa. G

razie a questo provvedimento, in particolare, fino al prossimo 30 aprile 2023 le clausole contrattuali delle compagnie fornitrici in merito alla modifica dei prezzi dell’energia elettrica e del gas non avranno validità alcuna, a meno che queste modifiche non fossero state decise ancor prima che entrasse in vigore questo nuovo decreto.

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Non ci resta a questo punto che vedere quali saranno le prossime decisioni del governo, nel corso delle prossime settimane o mesi.