In Italia uno dei supercomputer più potenti al mondo I Sarà operativo dal 2023 e tanti suoi utilizzi ti cambieranno la vita

Il supercomputer è un sistema di elaborazione col quale si ottiene capacità maggiore di elaborazione rispetto ai normali calcolatori.

Si ritiene che i supercomputer siano i più potenti computer del pianeta. Questa classificazione comprende i primi computer a partire dalla macchina analitica di Babbage passando per i vari modelli di Zuse fino ad arrivare ai supercomputer dei giorni nostri.

Molti esperti dell’informatica fanno risalire i supercomputer agli anni cinquanta e in particolare al NORC prodotto da IBM per via delle soluzioni tecniche diverse da quelle utilizzate per i modelli precedenti. Il termine super computing venne utilizzato per la prima volta dal quotidiano New York World nel 1920 in un articolo che descriveva una macchina elettromeccanica costruita dall’IBM per la Columbia University.

Inaugurato al Tecnopolo di Bologna il supercomputer Leonardo. Ecco a cosa servirà.

L’inaugurazione c’è stata. Ma entrerà in funzione ufficialmente ad aprile 2023. L’Italia guarda al futuro con l’inaugurazione del supercomputer Leonardo, il quarto più potente in circolazione della Top500 su scala globale. Leonardo è capace di eseguire milioni di miliardi di operazioni al secondo. Con la sua inaugurazione, il progetto europeo Euro Hpc (high performance computing) consente all’Unione europea di mettere in comune le risorse per rafforzare la trasformazione digitale, dalla ricerca scientifica all’ambito economico.

Tutto ha inizio nell’aprile del 2019, quando il Cineca, consorzio interuniversitario per il calcolo automatico dell’Italia nord orientale, ha inviato a Bruxelles il dossier per aggiudicarsi la macchina pre-exascale Leonardo. La scelta del capoluogo emiliano non è casuale. L’area dell’ex manifattura Tabacchi, infatti, è oggi una cittadella delle nuove tecnologie da dove elaborare opportunità e soluzioni concrete per i cittadini.

Caratteristiche, scopi e capacità di un supercomputer europea, ma a trazione tutta italiana.

Come già accennato, la macchina può compiere 34 milioni di miliardi di operazioni al secondo, ma sono sempre dettate dall’uomo. Se l’uomo sbaglia a fornirgli le formule, lui sbaglia nei risultati. Inoltre, mentre lavora, occorre controllare che tutto fili liscio. Il super calcolatore occupa diverse stanze e ha migliaia di nodi. In pratica è un’infrastruttura al servizio di qualsiasi tipologia di ricerca che possa essere trasformata in una simulazione. È il caso di previsioni meteo e studi climatici, ma anche di progetti nell’ambito della fisica dei materiali e della fluidodinamica.

E’, quindi, una macchina capace di fare la differenza nella vita quotidiana dei cittadini. Come sostiene Roberto Viola, direttore generale Dg Connect della Commissione europea, Leonardo sarà capace di fare previsioni meteo ben vicine dal non essere considerate più tali, visto il suo grado di certezza. Si potranno anticipare, così, disastri ambientali o ancora, potremo sviluppare un gemello digitale del corpo umano su cui studiare nuovi farmaci per la cura delle patologie.

La scelta di Leonardo è un omaggio inevitabile al genio Da Vinci. Egli ha messo la scienza al servizio della gente. Davanti al supercomputer la sensazione è, forse, paragonabile a chi calpesta il paesaggio lunare per la prima volta. Sembra quasi una terra inavvicinabile, che non ci si può permettere con le proprie capacità. Eppure se si è lì, è perché siamo stati proprio noi a dettare le condizioni per raggiungere quel risultato.