Clausola inflazione, arriva la stangata per i clienti WindTr. Rialzo delle tariffe e modifica dei contratti, ma è possibile recedere.
L’inflazzione colpisce tutti, anche le compagnie telefoniche. WindTre dopo aver modificato pochi giorni fa il contratto per le nuove sottoiscrizioni, adesso rimodula anche i vecchi contratti, ma non sono le uniche novità in arrivo.
Dal 24 novembre i clienti della compagnia telefonica hanno ricevuto un SMS dove informa che a nuovo anno WindTre adeguerà al rialzo i mensili in percentuale pari al tasso di inflazione misurato a ottobre 2023, e così per gli anni a venire.
le tariffe andranno su del 5%, visto che – così ha deciso WindTre – qualsiasi percentuale inferiore determinerà un aumento del 5% almeno. Ciò significa che in caso di inflazione un cliente con un piano da 50 euro finirà per pagare almeno 2,5 euro in più da gennaio 2024 in poi.
Rialzo dei prezzi
I clienti che hanno già ricevuto il messaggio si sono mostrati piuttosto scontenti e arrabbiati con la compagnia, non si aspettavano che i propri contratti sarebbero stati modificati in futuro, appellandosi alle promesse iniziali delle sotto iscrizioni. L’articolo modificato e che rischia, sempre da gennaio 2024, di essere una stangata per i clienti con i piani tariffari più costosi è il numero 4 delle condizioni generali del contratto.
“Le condizioni generali di contratto saranno modificate con l’introduzione della seguente clausola integrativa dell’art. 4.6 «Adeguamento prezzi» per i Clienti che hanno attivato un’offerta fino al 20 novembre 2022 (nei contratti firmati dopo la clausola che adegua i mensili all’inflazione c’era già, ndr)”, comunica WindTre.
E se a ottobre 2024 l’indice Istat indicasse un +0,1% dei prezzi al consumo comunque l’operatore ha facoltà, da contratto, di applicare un +5% alle tariffe dal gennaio 2025. Ecco perché “stangata”. In sintesi gli aspetti da conoscere sulla clausola che adegua i prezzi all’inflazione:
- Aumenti causa inflazione possibili dal 2024 in poi
- I prezzi potranno solamente aumentare per effetto dell’inflazione, non decrescere (nell’ipotesi, improbabile per il 2023, che i prezzi
- Al consumo vadano giù; del resto in questo scenario chi ha studiato economia parlerebbe di deflazione)
- L’aumento dei mensili sarà di una percentuale pari all’aumento dell’inflazione e comunque del 5% almeno
- L’importo del mensile adeguato può essere arrotondato per difetto al centesimo di euro (es. un aumento di 0,229 euro potrà essere, effettivo, di 0,22 euro)
- L’adeguamento ai prezzi viene applicato entro il primo trimestre di ciascun anno
- Per i già clienti si tratta di una variazione contrattuale dunque, c’è il recesso senza costi (info in basso)
- WindTre si riserva il diritto di non aumentare i prezzi.
Altri aumenti in arrivo
Alcuni piani sono oggetto di rimodulazione per un incremento del mensile di 2 euro a partire dai rinnovi successivi al 13 gennaio 2023. Anche in questo caso i clienti interessati vengono avvisati della variazione contrattuale tramite SMS: I primi sono già partiti (a noi è già stato comunicato il balzello per una All-In).
WindTre prova ad addolcire la pillola offrendo contestualmente un incremento dei GIGA previsti dai piani coinvolti che va da un minimo di 30 GIGA in più fino a GIGA illimitati alla massima velocità disponibile.
Per alcuni clienti con pagamento su carta di credito o conto corrente l’addebito del mensile diventa anticipato. A regime il costo dell’offerta verrà sempre addebitato il primo giorno del mese di competenza.
Per alcune offerte varieranno i costi applicati al traffico una volta esaurito quello incluso nella propria offerta. Infine:
- Il costo annuale dell’offerta Smart Security passerà a 34,90 euro: adeguamento per i rinnovi successivi al 15 gennaio 2023
- A causa di una variazione delle condizioni economiche applicate da operatori esteri, le offerte che prevedono tariffazione agevolata per le chiamate internazionali dall’Italia verso la Nigeria avranno un incremento di costo da 5 a 10 centesimi di euro al minuto.
“Windtre investe di continuo nel miglioramento della propria Rete Top Quality con l’obiettivo di offrire ai clienti una connessione sempre più affidabile e veloce. Per questa ragione e per esigenze di mercato, alcune offerte saranno modificate come segue – si apre così la sezione sugli aumenti che scattano il 13 gennaio.” Comunica la compagnia telefonica.
Recesso, come fare
Come previsto dalla legge, il cliente che non vuole accettare la rimodulazione ha diritto di recedere dai servizi WindTre o di passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione entro 60 giorni dalla comunicazione. Ecco cosa fare per il recesso:
- Bisogna inviare una comunicazione avente come causale di recesso “Modifica delle condizioni contrattuali” tramite uno dei seguenti canali:
- lettera raccomandata A/R all’indirizzo Wind Tre SpA – Servizio Disdette – CD MILANO RECAPITO BAGGIO Casella Postale 159 20152 MILANO MI;
- PEC all’indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it;
- Chiamata al 159;
- Presso i punti vendita WindTre;
- Tramite l’assistente digitale Will nell’Area Clienti e sull’app WindTre.
- Se ci fosse un’offerta su altra linea abbinata a quella mobile, in caso di disattivazione di quest’ultima, si perderanno tutti gli eventuali benefici;
- Se sulla linea è associato un contratto per l’acquisto rateizzato di un prodotto in corso di vigenza (smartphone, tablet etc) nella comunicazione di recesso (prima del recesso e prima del passaggio ad altro operatore) si potrà decidere se pagare le rate residue anche in un’unica soluzione facendone richiesta esplicita o in alternativa mantenere attiva la rateizzazione con pagamento rateale fino alla naturale scadenza.