Ormai sappiamo bene tutti quale sia la situazione attuale in Europa, da un punto di vista energetico, soprattutto nel corso di questi mesi autunnali e invernali. A causa dei continui conflitti che si sono verificati in Ucraina, infatti, il costo del gas a metano (così come quello dell’energia elettrica) è sensibilmente aumentato, portando a delle bollette mensili dell’energia mai viste prima.
È davvero un periodo di forte crisi per l’Europa, e nonostante tutti gli aiuti economici che provengono da parte delle nazioni facenti parte dell’Unione Europea (in primis l’Italia con il suo bonus energia da 150 euro detraibili direttamente dalle bollette mensili), numerose famiglie rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che permettersi di pagare queste cifre esorbitanti è quasi diventato un lusso per pochi.
È proprio a tal proposito che giunge quasi un piccolo “sogno”, se così possiamo dirlo, di un progetto arrivato proprio al cospetto del Consiglio Ministeriale dell’ESA (ovvero l’Agenzia Spaziale Europea), che avrebbe tra gli i suoi obiettivi primari la realizzazione di fabbriche di energia che orbiterebbero nello spazio. Queste, sempre teoricamente, sarebbero in grado di trasmettere l’energia sul pianeta terra, sfruttando una delle energie più pulito ed economiche in assoluto: stiamo parlando ovviamente del Sole. Se questo progetto dovesse andare in porto in un futuro più o meno lontano, potrebbe costituire davvero una svolta e un’ottima soluzione alla grande problematica mondiale della crisi energetica.
È da diverso tempo infatti che gli studiosi di tutto il mondo si arrovellano per cercare di trovare un metodo efficiente per ricavare energia elettrica a livello dello spazio, nonostante all’apparenza possa sembrare un’idea assolutamente distanze e quasi al limite del fantascientifico, con i mezzi che abbiamo attualmente a disposizione.
Sicuramente alcuni degli ostacoli in tal senso sarebbero rappresentati dai costi di realizzazione delle centrali elettriche orbitanti, non di certo indifferenti, seguiti inoltre dalla fattibilità della trasmissione, una volta realizzate, dell’energia prodotta in direzione del nostro Pianeta Terra.
I piani dell’ESA
Nel corso della settimana in corso sarà proprio l’ESA, l’Agenzia Spaziale Italiana, a riunirsi per valutare le proposte che potranno essere inserite all’interno del budget relativo al prossimo triennio, e tra queste proposte potrebbe essere inclusa anche la realizzazione di queste centrali elettriche spaziali.
Ricordiamo infatti che il Sole ha una sopravvivenza stimata pari a circa 5 miliardi di anni, e sarebbe possibile ricavare energia pulita da esso in maniera illimitata, sull’atto teorico. Questo progetto, dal nome Solaris, potrebbe essere una soluzione davvero di rilievo all’interno della grande problematica di fabbisogno energetico mondiale di cui attualmente il nostro pianeta sta soffrendo.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori informazioni ufficiali da parte dell’ESA stessa, con comunicati stampa ufficiali, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso dei prossimi giorni o settimane.