Da un po’ di tempo tutti hanno notato un rincaro nelle bollette. Il motivo principale è legato all’incremento del prezzo dell’energia all’ingrosso negli hub europei.
A farne le spese sono soprattutto i consumatori finali, sono costretti a pagare prezzi molto più alti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La situazione è destinata sicuramente a peggiorare in vista dell’inverno quando riscaldarsi sarà necessario.
L’aumento di gas e luce nelle bollette è scattato a seguito della crescita del costo delle materie prime energetiche sul mercato comunitario. Le motivazioni di questo rialzo sono diverse, a partire dalla guerra in Ucraina e non ultima la speculazione. Poi con la crisi delle forniture di metano dalla Russia c’è la corsa dei paesi europei, soprattutto nelle ultime settimane, a riempire le riserve per l’inverno, che ha fatto rialzare il prezzo del gas.
Un’altra delle ragioni principali per cui è aumentato così tanto il costo del gas è la forte domanda arriva dalla Cina e dell’India; Pechino negli ultimi dieci anni ha visto aumentare di 5 volte il suo consumo e la sua richiesta di energia.
La domanda che tutti si stanno ponendo è: “Quando avremo una diminuzione delle bollette?” . Se la situazione rimarrà la medesima, si avrà un calo sulle bollette del gas, a partire dal mese di novembre. Ciò sarà possibile anche grazie all’aggiornamento mensile (e non più trimestrale) che farà Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, sul costo del gas, rivedendo il canone da pagare ogni mese.
L’ Arera è un’autorità amministrativa indipendente che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile, teleriscaldamento/teleraffrescamento e smaltimento dei rifiuti, principalmente tramite la regolazione tariffaria, dell’accesso alle reti, dello standard di qualità dei servizi, del funzionamento dei mercati e la tutela dei clienti e degli utenti finali. Le risorse per il suo funzionamento non provengono dal bilancio dello Stato, ma da un contributo sui ricavi degli operatori regolati.
Se l’aumento delle bollette è vertiginoso, bisogna stare attenti anche ad altro.
Alcuni malintenzionati per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità si allacciano abusivamente ai contatori.
Facciamo luce su una problematica molto diffusa: il furto di corrente elettrica. Dietro molti aumenti spropositati della bolletta dell’elettricità potrebbe esserci non solo l’impennata dei costi, ma anche qualche malintenzionato che ruba l’elettricità. Si tratta di truffatori che, per riuscire nel loro scopo, utilizzano competenze di natura fisica ed informatica. Generalmente la maggior parte dei truffatori opera un allaccio abusivo.
L’allaccio abusivo può avvenire o direttamente su una rete nazionale o anche ai danni di un privato che non sospetta minimamente nulla. Ovviamente, chi ruba energia elettrica commette un reato ai sensi degli articoli 624 e 625 del Codice penale e, in caso di aggravante, rischia anche 6 anni di prigione.
Ma come facciamo a sapere se qualche malintenzionato si è allacciato al nostro contatore?
Innanzitutto sono più a rischio i contatori posti fuori dalla casa. Per accertare che non ci siano furti bisogna staccare il quadro elettrico di tutti gli elettrodomestici presenti in casa e controllare se, in quel momento, il display del contatore è fermo o continua a correre. Se con tutti gli elettrodomestici staccati vedremo il contatore continuare a contare energia allora qualcuno si è allacciato abusivamente alla nostra rete.
In questo caso bisogna contattare un tecnico e denunciare il tutto alle autorità locali. Successivamente bisogna avvisare il fornitore dell’accaduto e richiedere le modalità per un intervento al contatore da parte di personale specializzato.