Lampadine a LED, tutta la verità sui danni alla vista: la scienza è giunta alla conclusione

Illuminazione i casa può influire sulla nostra salute, uno studio scientifico analizza gli effetti della luce a LED sulla vista. Scopri quali luci scegliere per la tua casa.

In questo periodo sempre più italiani sono attenti ai consumi in casa, a causa per la crisi energetica e del rincaro dei prezzi. Molti guardano i consumi degli elettrodomestici per risparmiare, visto che influiscono maggiormente sui consumi, ma pochi danno attenzione all’illuminazione domestica.

La scelta della tipologia delle luci è importante non solo per aspetti economici e di consumo elettrico, anche per l’ambiente di casa, il nostro umore e la nostra salute. Infatti un recente studio scientifico ha studiato l’effetto della luce sulla salute, in particolare delle luci a LED.

Prima di scoprire gli effetti di questa luce sulla nostra vista, analizzeremo i vantaggi di avere in casa un impianto di illuminazione del genere. Infatti le luci a LED non sono vantaggiose solo dal punto di vista economico.

Vantaggi lampade LED

Se hai la necessità di migliorare l’illuminazione domestica, avrai preso in considerazione la possibilità di scegliere le lampade a LED. Partiamo col dire che molti dei vantaggi delle lampadine derivano dal loro funzionamento che si basa sull’emissione di fotoni da parte di diodi, alimentati per mezzo di un circuito elettronico. Ciò consente di ottenerne svariate colorazioni della luce, una resa e una durata elevatissima.

Le lampade a LED garantiscono maggiore efficienza energetica, in quanto consumano fino al 90% in meno rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza. Infatti impiegano in minima parte l’energia consumata da una lampadina a incandescenza o alogena, generando un flusso luminoso di ben 5 volte superiore.

Minimo è anche lo sviluppo di calore. Esse restano fredde anche dopo numerose ore di funzionamento e possono essere alimentate con energie rinnovabili perché richiedono un minimo assorbimento di corrente.

Mediamente hanno una durata 10 volte maggiore rispetto alle lampadine fluorescenti, e di 133 volte superiore rispetto quelle ad incandescenza. La durata infatti è stimata intorno alle 50 mila ore e 10 mila per quelle a luce monocromatica.

A differenza delle altre lampadine, sono anche molto resistenti agli urti e alle sollecitazioni. Le lampade resistono al caldo,  all’umidità e alla polvere, in quanto non impiegano componenti fragili come vetro e filamenti o gas. Sono ben protetti all’interno di un involucro di resina epossidica. Questa caratteristica li rende idonei anche ad applicazioni in condizioni estreme.

Le lampadine a LED non generando calore, risultando fredde al tatto, non si rischiano bruciature se le tocchiamo. Possiamo lasciarle accese per ore senza che ci siano conseguenze negative come ad esempio incendi.

Contrariamente alle lampadine fluorescenti compatte, non contengono elementi  tossici  come il mercurio potenzialmente dannoso per l’ambiente. L’assenza di emissioni ultraviolette permette alle sorgenti a LED di non attirare gli insetti. Inoltre sono riciclabili, possono essere considerate una tipologia d’illuminazione green ed ecocompatibile.

Le lampadine posseggono una varietà di colori di base, che possono essere combinati per produrre infinite tonalità cromatiche . Si può ottenere lo spettro di emissione adattandolo a specifiche esigenze. Ad esempio possono essere impiegati anche per coltivare in casa piccole piante ornamentali o aromatiche.

Problemi per la vista?

Per il momento gli studi, come ad esempio quello pubblicato sul magazine online Free Radical Biology & Medicine, riguardano gli effetti dall’esposizione alla luce LED su topi utilizzati come cavie. Tale studio è giunto alla conclusione che la “fototossicità dei Led per la retina è caratterizzata da un importante danno dei fotorecettori dopo 18 ore continuative di esposizione“.

In questo, come in altri casi l’esperimento non è stato condotto direttamente sull’uomo e per di più si ipotizza un utilizzo estremo e irrealistico. Quindi per il momento non si hanno sufficienti informazioni per affermare che la luce LED sia dannosa per la vista dell’uomo.

La legge inoltre impone al produttore di indicare sulla lampada la classe di rischio e i progettisti o gli installatori sono tenuti a conoscere le limitazioni delle varie classi.