Tesoro in fondo al mare, l’hanno trovato proprio in Italia: ecco cosa conteneva

sub della guardia della finanza trova reperti archeologici

Trovato un tesoro dall’inestimabile valore nel fondo del mare. Un semplice sopraluogo nei fondali livornesi svela i misteri del passato.

Quando pensiamo a tesori nascosti per i mari immaginiamo di essere ai Caraibi con Jack Sparrow. Non bisogna viaggiare lontano su un galeone di pirati per trovare una cassa piena d’oro e gioielli.

Infatti recentemente è stato trovato un antico tesoro nei fondali marini dell’Italia. La scoperta è avvenuta per caso e ha lasciato a bocca aperta i cacciatori di tesori italiani.

Sulla costa livornese nascosti tra la vegetazione marina sono stati trovati dei reperti antichissimi. Da un semplice sopralluogo della Guardia di Finanza si è giunti a una scoperta incredibile.

Il tesoro nei fondali livornesi

I fondali marini tornano a sorprenderci, anche quando crediamo di aver già visto tutto. Avrebbe dovuto essere un normale sopralluogo, ma così non è stato.

Grazie ai sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza (ROAN), qualche settimana fa sono emersi dal fondale sabbioso a pochi chilometri dalle coste di Livorno, quasi al confine con la provincia di Pisa, dei reperti davvero inaspettati.

Reperti archeologici trovati nei fondali marini di Livorno

Il reperti riguardano manufatti realizzati in ceramica perfettamente integri. Per quasi mille anni sono rimasti nascosti tra la fitta vegetazione di posidonia, tipica del Mar Tirreno, e il fondale sabbioso.

Stando alle prime analisi, i manufatti sarebbero dei meravigliosi esempi di ceramica graffita arcaica savonese. Questi manufatti in ceramica sarebbero stati prodotti nell’Italia centro-settentrionale a partire dall’ultimo quarto del XII secolo, in seguito esportati in tutto il Mediterraneo.

Alcuni sono piattini e scodelle integri, mentre altri sono frammenti che devono ancora passare al vaglio dei ricercatori. Gli artigiani liguri, in particolare, divennero dei veri maestri nella produzione di tali manufatti destinati alla mensa, creando decorazioni e stili di lavorazione unici nel loro genere.

Gli oggetti sono stati consegnati alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, in modo tale da essere non solo conservati ma anche studiati e catalogati.

Tesori del Tirreno

La scoperta effettuata a Livorno si aggiunge ad altre che, negli ultimi mesi, ci hanno restituito tesori di inestimabile valore. Come il ritrovamento della grande lastra in terracotta di epoca romana, trovata sul fondo del Tirreno vicino alle Grotte di Pilato, nell’isola di Ponza. Oppure all’incredibile scoperta nella spiaggia di Porto Paglia ad Arzachena, dove è stata trovata un’antica anfora romana risalente con molta probabilità al 200-400 d.C.

Questi risultati del lavoro di monitoraggio e sopralluogo delle Forze dell’Ordine permettono non solo di scoprire i segreti dei nostri fondali, ma anche per proteggerli e preservarne il patrimonio archeologico.

L’ennesimo risultato raggiunto dalla Stazione Navale della Guardia di Finanza di Livorno rientra nella diuturna azione di vigilanza svolta lungo la propria circoscrizione, volta a tutelare non solo gli interessi economico/finanziari della comunità, ma anche il patrimonio storico-archeologico dello Stato in modo da poterne garantire la conservazione e la pubblica visione”, ha dichiarato la Guardia di Finanza.

Il lavoro della Guardia Finanza consente di protegge i reperti archeologi dalle grinfie delle attività illecite dei cacciatori di tesori. Queste attività sono frequenti nel nostro paese, attività che avvengono senza autorizzazione e la dichiarazioni del ritrovamento, facendo finire questi tesori archeologici nelle mani del mercato nero delle opere d’arti.