Il clima sta cambiando velocemente e gli uragani diventano sempre più violenti provocando grandi disastri. Gli esperti lanciano l’allarme.
La frequenza degli uragani continua a crescere come la loro potenza distruttiva, causando danni enormi ai paesi che capitano sotto la loro furia.
Negli anni i venti sono cambiati, dando vita a fenomeni sempre più violenti. La causa di questi fenomeni è imputabile al cambiamento climatico, infatti l’aumento delle temperature dei mari sta traformado semplici perturbazioni in potenti uragani.
Solo qualche giorno fa nell’oceano Atlantico una semplice tempesta tropicale aumentando rapidamente di intensità, si è trasformata in un grande uragano che ha investito la Florida e la costa orientale dell’America.
Venti incontrollabili
Nella scorse settimane anche il continente Europeo ha avuto il rischio di essere colpito da questi violenti fenomeni meteorologici. L’uragano Danielle per fortuna ha perso di potenza avvicinandosi al continente ed è stato declassato a semplice tempesta tropicale.
Meno fortuna hanno avuto i cittadini americani, con l’uragano Ian le cose sono andate diversamente. Le immagini satellitari di quell’enorme perturbazione sono sconvolgenti. Guadagnando d’intensità, ha colpito la Florida con venti che hanno raggiunto i 250 km/h, provocando morte e devastazione.
Come è possibili che semplici tempeste si trasformino in violenti uragani? Gli esperti attribuiscono questi fenomeni al il cambiamento climatico e il riscaldamento degli oceani. Questi cambiamenti stanno mostrando le loro drammatiche conseguenze, rendendo possibile, per una semplice perturbazione a bassa intensità, trasformarsi in uragano di categoria 3 (o superiore) in appena 24 ore.
L’allarme degli esperti. Le cause
Gli uragani nascono dagli oceani, e l’aumento delle temperature delle loro acque è la prima causa della violenza inaudita delle perturbazioni degli ultimi anni.
Gli studi sul clima dimostrano che oltre il 90% del calore in eccesso provocato dal riscaldamento globale viene assorbito dagli oceani, le cui temperature stanno subendo un incremento medio di pochi centesimi di grado ogni dieci anni.
Più le sue acque sono calde, più energia riescono a trarne. E davanti a temperature superficiali da record come quelle degli ultimi anni, le perturbazioni vedono aumentare la velocità massima che i loro venti possono raggiungere.
Ci sono sempre più possibilità che, con l’aumentare delle temperature oceaniche, gli uragani diventino sempre più violenti, per poi scaricare tutta l’energia accumulata sulla terraferma, provocando danni immensi.
Inoltre, i cambiamenti climatici sono responsabili anche della rapidità con cui le perturbazioni si intensificano. Ovvero, i loro venti aumentano la loro velocità di almeno 55 km/h in meno di 24 ore. Secondo gli esperti, se negli anni ’80 la probabilità che un uragano subisse una rapida intensificazione era dell’1%, oggi si attesta attorno al 5%.
Diminuisce in maniera drastica il tempo per lanciare l’allarme e per potersi preparare all’impatto con la tempesta, rischiando che sempre più persone rimangano vittime dei venti forti e delle alluvioni causate dagli uragani.