Televisione in casa, la fastidiosa legge: se non la segui sono 600€ di multa | Entrano in casa tua

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Dall’ormai lontano 2016 in poi, a causa dell’ex governo a quel tempo capitanato da Matteo Renzi, era stato inserito in maniera obbligatoria il pagamento del canone mensile Rai, per chiunque fosse proprietario di una TV (o comunque qualsiasi apparecchio audiovisivo che sia in grado di ricevere trasmissioni televisive) all’interno della bolletta dell’energia elettrica.

Multe salate sono previste per chi non paga il canone mensile Rai, con cifre che possono arrivare e talvolta superare i 600 euro, a cui si possono associare eventualmente 2 anni di reclusione, scadendo nel penale.

La multa rappresenta circa 6 volte il totale dell’imposta, con una spesa media da affrontare pari a circa 540 euro, a cui si vanno ovviamente ad aggiungere gli arretrati (non pagati e risoluti) e gli interessi maturati nel corso del tempo.

Oltre alla multa dovuta alla non risoluzione del pagamento del canone, gli utenti possono incorrere anche in una denuncia: nel caso in cui qualcuno infatti ottenga l’esenzione dal pagamento del canone senza però averne un effettivo diretto, è perseguibile per legge in base al reato ideologico, dal momento che dichiara informazioni non veritiere all’interno del documento che presenta, arrivando in questo caso fino a ben 2 anni di reclusione.

Dal 2016 ad oggi, quindi, il canone rappresenta una vera e propria imposta obbligatoria, addebitata a carico dell’utenza domestica di ogni nucleo famigliare. Nel caso in cui non sia addebitato (per qualsivoglia motivo), è bene contattare la propria impresa di fornitura energetica, in modo da farlo addebitare alle fatturazioni dei mesi eccessivi e rischiare di incorrere in multe salate. L’importo del canone mensile deve, tra le altre cose, necessariamente versato facendo uso del modello F24.

Le regole del canone

Non si scappa: qualsiasi apparecchio elettronico che sia in grado di sintonizzarsi sul segnale del digitale terrestre, è coperto dal canone mensile della Rai, che va quindi necessariamente pagato. Questo non esclude quindi altri apparecchi diversi dalla classica televisione, come possono essere smartphone, tablet o computer portatili che possono collegarsi in streaming ed usufruire comunque dei programmi della rete televisiva Rai, senza far uso del classico modem del digitale terrestre.

Restano soggetti al pagamento del canone mensile anche qualsiasi apparecchio che sia dotato del sintonizzatore per il digitale terrestre, anche nei caso in cui ad esempio non se ne faccia uso (come nel caso di una televisione utilizzata per riprodurre Blu-Ray, o per giocare alle console di ultima generazione come PlayStation 5 e Xbox Series X e S).

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L’importo del canone mensile Rai ha un costo pari a 90 euro, e viene suddiviso in 10 rate cadenzate a cavallo tra gennaio e ottobre.