“È riapparso dopo 80 anni”: È tornato l’animale che pensavano fosse estinto

esemplare di Panesthia lata

Tutti lo credevano scomparso, ma dopo 80 anni lo scarafaggio mangiatore di legno dell’Isola di Lord Howe è ancora vivo.

Le blatte sono note per essere animali corrazzati cosi resistenti da sopravvivere anche dopo un disastro nucleare, ancora una volta la loro fama di invincibilità torna a sorprenderci.

Questa storia inizia nell’Isola di Lord Howe, situata nel mar di Tasman tra l’Australia e la Nuova Zelanda, dove gli scienziati hanno ritrovato una specie autoctona di scarafaggi mangiatori di legno che si pensava fosse estinta da almeno 80 anni.

Una scoperta che ha soppresso molto biologi che da tempo pensavano perduta questa specie inserendola nella lista degli animali estinti negli ultimi 100 anni, infatti questa lista comprende più di 160 specie animali estinte a causa delle attività umane e cambiamenti climatici. Il ritrovamento di questa blatta fa ben sperare gli scienziati pronti a preservarla.

Scomparso per 80 anni

Il nome scientifico di questo scarafaggio è Panesthia lata, privo di ali e di notevoli dimensioni è specializzato nel consumo di legno. Originario dell’isola Howe, si credeva estinto da almeno 80 anni.

Grande è stata la sorpresa dei biologi dell’Università di Sidney quando hanno accertato che la sua estinzione era del tutto errata. Il piccolo mangiatore di legno australiano è sopravvissuto e popola ancora la sua terra d’origine.

Biologi sotto un albero di Baniano trovano il Panesthia lata

Fino ad ora gli scienziati hanno creduto che il Panesthia lata fosse del tutto scomparso, e risale al 1918, quando sull’Isola di Lord Howe furono introdotti i cosiddetti ratti delle navi. Nei decenni successivi su due minuscole isole al largo del mar di Tasman le ricerche hanno portato alla luce popolazioni sparse di insetti simili, ma che si sono rivelati soltanto dei parenti stretti. Non si trattava comunque dell’antico abitante autoctono di Lowe.

Come ha spiegato Atticus Fleming, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Isola di Lord Howe, la scoperta è un’ottima notizia prima di tutto per l’importanza storica, poi per quella genetica ed evoluzionistica. “Questi scarafaggi sono quasi come la nostra versione dei fringuelli di Darwin, differenziatisi su piccole isole nel corso di migliaia o milioni di anni e sviluppando la propria genetica unica“, dichiara Fleming.

L’impatto sull’ecosistema

La scoperta è avvenuta per puro caso. Il team di ricerca di Nicholas Carlile, ricercatore del Dipartimento di pianificazione e ambiente del NSW, sbirciando tra le rocce hanno trovato diverse famiglie di Panesthia lata, ai piedi di un grande baniano (una pianta sempreverde della famiglia delle Moracee diffusa nel subcontinente indiano e nel continente Oceania)

Gli scarafaggi mangiatori di legno dell’isola di Lord Howe sono pietre miliari per il mantenimento di un ecosistema sano sull’Isola, agendo come riciclatori di nutrienti, importanti per accelerare la rottura dei tronchi e come fonte di cibo per altre specie“, dichiara Carlile.

C’è ancora tanto da imparare. Speriamo di studiare il loro habitat, i loro comportamenti e la loro genetica e saperne di più su come sono riusciti a sopravvivere, attraverso ulteriori esperimenti sull’Isola“, ha aggiunto il professor Nathan Lo dell’Università di Sidney.

Da tempo lo studio era nei programmi dei ricercatori locali che, proprio per via della grande importanza della presenza di questi insetti per l’ecosistema. Avevano progettato di reintrodurli in qualche modo, servendosi di esemplari simili che popolano le isole vicine.

Sebbene si tratti di fatto dell’antico Panesthia lata che si credeva estinto, i biologi hanno già notato ad oggi una differenza sostanziale che apre le porte a ulteriori approfondimenti. A quanto pare i mangiatori di legno non si nutrirebbero più di tronchi in decomposizione, come in origine, ma si sarebbero evoluti in modo tale da sopravvivere tra le rocce.