“Scoperto un mondo sotterraneo”: stavolta il comunicato rasenta lo spaventoso

nube di materiale stellare presente nel mondo sotteraneo

È stato scoperto il cimitero delle stelle. Gli scienziati hanno scovato un mondo nascosto dove finiscono i detriti dello spazio.

L’universo non finisce mai di sorprenderci, i suoi mille misteri ancora da scoprire e l’esistenza di mondi immaginabili. Infatti l’ultima scoperta degli astronomi ci un mostra un mondo che mai nessuno avrebbe immaginato la sua esistenza.

Recentemente il Sydney Institute for Astronomy dell’Università di Sydney per conto della Royal Astronomical Society, ha mappato un cimitero di stelle e corpi celesti, ricco di detriti e cadaveri derivanti dalle apparizioni di buchi neri e dalle esplosioni di stelle di neutroni.

Questa scoperta ha impressionato la comunità scientifica. Da tempo gli scienziati si chiedevano dove finiva tutto il materiale rilasciato dopo la morte una stella, in particolare quando la sua luce viene inghiotta da un buco nero. La scoperta di questo mondo nascosto rivela importanti indizi sulla natura del universo e sulla vita delle stelle.

Il mondo sotterraneo galattico

Vi state chiedendo “come può esistere un mondo sotterraneo nello spazio?”. Prima bisogna fare una piccola premessa. Lo Spazio è ricco di esplosioni luminose, buchi neri più o meno violenti e di corpi celesti che collidendo fra loro si frantumano.

Quando si tratta di buchi neri ed esplosioni che coinvolgono stelle di neutroni, si innesca una reazione incontrollata, che fa esplodere le parti delle stelle coinvolte nelle vicinanze mentre il nucleo continua a comprimersi fino a spegnersi.

Quello che resta sono delle carcasse stellari che il devastante fenomeno che le ha coinvolte, deforma lo spazio, il tempo e la materia che li circonda. Nonostante il nostro Universo sia ricco di questi corpi celesti sepolti, si trovano in uno spazio interstellare che, fino ad adesso, era sfuggito alla vista e alla conoscenza degli astronomi. Fino ad ora.

Il cimitero della Via Lattea

Era da molto tempo che gli astronomi si chiedevano dove potessero trovarsi fisicamente questi resti di stelle e corpi celesti. Solo negli ultimi due anni però una squadra di esperti guidati dal professor Peter Tuthill del “Sydney Institute for Astronomy” è riuscita a localizzare il cimitero delle stelle. Grazie all’utilizzo degli attuali strumenti all’avanguardia delle agenzie spaziali globali e ricreando con cura l’intero ciclo di vita delle più antiche stelle morte.

Uno dei problemi che la squadra di Tuthill si è posta è che le stelle di neutroni e i buchi neri più antichi sono stati creati quando la galassia era molto più giovane. Questo significherebbe che la Via Lattea aveva una forma diversa, antecedente ai complessi cambiamenti, con una durata di miliardi di anni, che l’hanno trasformata in ciò che è adesso. Quindi hanno applicato dei modelli del passato alla Via Lattea e hanno potuto costruire la prima mappa dettagliata che mostra dove si trova il Milky Way Graveyard  (Cimitero della Via Lattea).

 

A confronto con La Via Lattea

Il risultato finale della ricerca è una sorta di mappa di una necropoli stellare. Il mondo sotterraneo non è per nulla simile alla nostra galassia, come il team di ricercatori si aspettava.

Questo cimitero spaziale si estende per tre volte in altezza rispetto alla Via Lattea e sembra più gonfio a causa dell’energia cinetica delle supernove, che creano un alone di gas densi attorno alla Via Lattea visibile.

Inoltre, i bracci a spirale caratteristici della nostra galassia non esistono nel mondo sotterraneo, sono completamente sbiaditi a causa dell’età della maggior parte dei resti.

La scoperta più sorprendente riguarda però la posizione dei vari resti, che, secondo il professor Tuthil sono destinati a scomparire per sempre: “La spinta che questi cadaveri ha ricevuto durante le esplosioni e quella che ancora riceve dalle forze ai confini della Via Lattea sembra spostarle sempre di più quasi buttandole fuori dalla Galassia per non farle tornare mai più”.

modello del cimitero delle stelle visto da sopra e sotto

 

La loro scoperta è un enorme passo avanti sulla natura delle stele e dello spazio. Sapendo dove cercare i resti stellari e imparando a conoscere le direzioni delle spinte, la loro forza e le varie orbite, si potranno costruire intricati modelli sul ciclo di vita di ogni corpo celeste nella via Lattea, dalla sua nascita alla dispersione, passando, chiaramente, per la sua evoluzione.