Riscaldamenti in casa, arrivano i divieti: non superare questi gradi

termostato riscaldamento

Sono arrivate le fasce orarie per i riscaldamenti. A seguito della crisi energetica il governo attua gli orari dove potremo accedere o meno al gas per scaldarci.

Da tempo si era vociferato dell’attuazione di fasce orarie per i riscaldamenti condominiali per tutti i cittadini. Questo nuovo regolamento proviene dalle direttive del Unione Europea, il parlamento europeo ha deciso di attuare un piano per far fronte alla crisi energetica che ha investito il continente.

Per limitare l’uso eccesivo di gas da parte dei suoi cittadini, sono state decise delle fasce orarie dove poter tenere accessi i riscaldamenti condominiali. Le fasce orarie non sono uguali a tutti i paesi, sono state decise a seconda della zona geografica, del clima locale e delle abitudini lavorative dei residenti.

Alcune regioni italiane sono interessate prima dal freddo, in altre le giornate calde durano di più. L’Italia, infatti, è suddivisa in zone climatiche e ciò determina date diverse per l’accensione del riscaldamento centralizzato. Andiamo a verificare quando è possibile accendere il riscaldamento non autonomo e per quante ore possono rimanere accesi i caloriferi.

Cambio di regole per l’inverno 2022-23

Il Governo italiano ha dato nuove norme per il riscaldamento e l’uso di energia, molte delle quali sono a carattere volontario. In pratica ci saranno dei consigli in TV sul risparmio energetico come ci furono per l’emergenza Covid.

Invece per quanto riguarda il nuovo regolamento della temperatura per abitazioni e luoghi di lavoro, cambierà di poco rispetto a quello degli anni precedenti, con delle differenze:

  • diminuzione di 1 grado centigrado per i termosifoni,
  • qualche giorno dopo per l’accensione nell’autunno
  • qualche giorno prima nella primavera per il previsto spegnimento primaverile
  • qualche ora in meno di riscaldamento durante la giornata.

Come abbiamo più volte sottolineato, non ci saranno grandi cambiamenti in quanto l’Italia è già suddivisa in 6 Zone Climatiche, ognuna con i suoi orari e ognuna con i suoi gradi, quindi ovviamente non ci saranno problemi per quanto riguarda la possibilità di tenere accesi i termosifoni.

Date e orari di accensione riscaldamento

L’accensione della caldaia del condominio , ma anche di una casa, è regolamentata dalla legge 10-1991 che stabilisce quando si può accendere il riscaldamento centralizzato in relazione alla zona climatica dove ricade la propria abitazione.

Il prezzo del gas naturale differisce in base alla zona e di conseguenza cambia la data per l’accensione dei termosifoni. Nel Nord Italia i caloriferi si possono accendere a partire dal 15 ottobre, nel Sud Italia la data è fissata a domenica 15 novembre.

Vediamo in modo schematico le date da cui si possono accendere gli impianti di riscaldamento centralizzato, ovvero caloriferi e caldaie nei condomini, e per quante ore possono rimanere accesi, divise per zone climatiche:

  • Zona F (Zona Alpina): non ci sono limitazioni.
  • Zona E (Zona Padana): dal 22 ottobre al 7 aprile, 13 ore al giorno di riscaldamento accesso.
  • Zona D (Zona Appenninica): Dal 8 novembre al 7 aprile, 11 ore al giorno.
  • Zona C (Zona Adriatica settentrionale): Dal 22 novembre al 23 Marzo, 9 ore al giorno.
  • Zona B (Zona Tirrenica): Dal 8 dicembre al 23 marzo, 7 ore al giorno.
  • Zona A (Zona Sud-Orientale e delle isole): Da 8 dicembre al 7 Marzo, 5 ore al giorno.

I gradi da non superare

Per legge non è possibile superare i 19 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza (massimo 21°C), all’interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici.

mado di una persona regola il termosifone

Per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali (o equiparabili) il limite scende a 17 gradi. Si tratta di limiti di temperatura ritenuti adeguati per svolgere al meglio le attività lavorative e per la vita quotidiana.

 

Non bisogna superare i limiti non solo per via delle leggi vigenti ma anche perché si spende di più. Inoltre abusare dei riscaldamenti danneggia l’ambiente inquinando l’atmosfera delle città. L’inquinamento generato dagli impianti è tra i maggiori fattori scatenanti dei malanni di stagione e di altri danni alla salute causati dall’escursione termica tra interno ed esterno.