Siamo i figli delle stelle? Più che stelle direi gli asteroidi. Questa è l’ultima scoperta degli astronomi, che trovano le risposte sull’origine dell’acqua e della vita.
Recentemente la sonda spaziale giapponese Hayabusa-2 ha svolto notevoli passi avanti nella ricerca dell’acqua nell’universo. La sonda giapponese ha recuperato alcuni granelli di polvere dall’asteroide Ryugu, a circa 300 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, rivelando una componente davvero incredibile, una goccia d’acqua.
C’è chi si è domandato se “potrebbe essere la prova dell’origine della vita sul nostro pianeta?”. Tomoki Nakamura, scienziato della Tohoku University, risponde alla domanda: “Questa goccia d’acqua ha un grande significato. Molti ricercatori hanno sempre creduto che l’acqua sia stata portata dallo spazio esterno, ma solo ora in realtà abbiamo trovato per la prima volta l’acqua, proprio in un asteroide vicino alla Terra, Ryugu.“.
È una grande scoperta per il team di Najamura, che da tempo indagava sulla superficie degli asteroidi di risposte sull’origine della vita. E proprio la polvere di Ryugu ha aver portare più prove a sostegno della teoria sostenuta degli astronomi negli ultimi anni.
La vita proveniente dallo spazio
Il team di Nakamura, composto da circa 150 ricercatori, di cui 30 di provenienza internazionale (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia e Cina) è uno dei più grandi gruppi di ricerca ad aver analizzato i campioni raccolti da Ryugu.
Sulla rivista Science è sono stati pubblicati recentemente i dati rappresentanti i risultati dell’analisi effettuata sui 5,4 grammi di rocce e polvere raccolte dal corpo celeste. Questa importante scoperta offre quindi un nuovo supporto alla teoria secondo cui la vita sulla Terra è stata inseminata dallo spazio. D’altronde, sul nostro pianeta la vita potrebbe essere comparsa molto prima di quanto immaginavamo.
“La goccia di liquido presente nel campione di Ryugu era acqua gassata contenente sale e materia organica. Ciò rafforza la teoria secondo cui, attraverso collisioni con la Terra, gli asteroidi potrebbero aver fornito acqua, contenente sale e materia organica, ponendo le basi per la vita“, ha dichiarato il dott. Nakamura nell’articolo di ricerca.
La sonda spaziale Hayabusa-2, lanciata nel 2014 e tornata sulla Terra un paio di anni fa, ha inoltre fornito anche altri importanti dati. Tra questi dati è presente il rilevamento di materiale organico, che mostra come alcuni dei mattoni fondamentali per vita sul nostro pianeta, gli amminoacidi, potrebbero essersi formati proprio nello spazio.
Questi sono passi importanti per la ricerca nello spaziale. Fondamentale per scoprire come è avvenuta la formazione della vita su certi pianeti della galassia rispetto ad altri. Non è cosi lontano il giorno in cui avremo la risposta esatta sull’origine della vita.