Sappiamo bene quanto possano essere potenzialmente rischiosi gli smartphone nel loro utilizzo quotidiano, a causa delle radiazioni elettromagnetiche che emanano, e per la luce dello schermo che durante le ore di sonno può incontrovertibilmente alterare il ciclo sonno-veglia, portando quindi a diverse disfunzioni metaboliche.
Negli ultimi anni, in particolare, i ricercatori si stanno interrogando se possa esistere una correlazione tra l’uso del cellulare e l’insorgenza di tumori al cervello.
Gli ultimi studi a tal proposito, fortunatamente, hanno stabilito che le onde a radiofrequenza non hanno la capacità di portare a mutazioni genetiche in grado di concorrere alla trasformazione tumorale, riuscendo al massimo ad aumentare la temperatura del cellulare. Lo stesso vale per gli studi retrospettivi ed epidemiologici che sono stati condotti nel corso di questi anni, i quali non hanno mostrato una correlazione evidente tra l’utilizzo dello smartphone e l’insorgenza di tumori celebrali.
Gli unici tumori a livello del sistema nervoso centrale che hanno mostrato un lieve aumento d’insorgenza sono il neurinoma del nervo acustico e i gliomi.
Gli esperti hanno quindi confermato che gli smartphone attuali sono sicuri, e il loro utilizzo anche quotidiano non costituisce rischio d’insorgenza di trasformazione tumorale a livello cerebrale.
L’unica raccomandazione che viene fornita dagli esperti è quella, se possibile, di preferire l’utilizzo degli auricolari, in modo tale da tenere il proprio smartphone a debita distanza dall’orecchio nel corso delle nostre conversazioni telefoniche.
Il parere delle agenzie internazionali
Gli enti di tutto il mondo hanno pareri contrastanti riguardo l’utilizzo dei cellulari nel quotidiano. In base a quanto sostenuto dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS, le onde a radiofrequenza sono state classificate come possibili carcinogeni umani, senza però avere un riscontro a livello pratico con prove certe di questa correlazione.
Altre in Nord America, come ad esempio la Environmental Protection Agency (EPA) e il National Toxicology Program (NTP) hanno scelto di escludere i cellulari e il loro uso come possibili carcinogeni. Lo stesso vale per la Food and Drug Administration (FDA), ovvero l’agenzia del farmaco americana, così come la Centers for Disease Control di Atlanta. Secondo il National Cancer Institute (NCI), invece, è necessario che siano condotte ulteriori ricerche più capillari a riguardo per capire se esista o meno questa fantomatica correlazione con l’insorgenza di tumori.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito a questi studi sull’utilizzo degli smartphone, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso dei prossimi mesi o anni.