20 minuti attaccato a questa macchina sono come 2 ore di palestra: nessuno la conosceva

Ragazza in palestra prova l'allenamento con gli elettrodi

Nella nostra vita frenetica non abbiamo sempre tempo per perderci cura di noi stessi. Allenarsi prende tempo: fare tutti gli esercizi della scheda del giorno, lo stretching a fine lavoro, andare e tornare dalla palestra e anche il tempo di fare la doccia.

Se ti dico che esiste una sessione di allenamento di 20 minuti permette di ottenere i risultati di circa 2 ore in palestra.

Sembra impossibile a crederci. Ma grazie a dei speciali elettrodi, una tuta, un macchinario e le indicazioni di un operatore formato ad hoc, allenerai contemporaneamente 350 muscoli.

Federico Servadio socio fondatore di Urban Fitness, ci svela questo metodo d’allenamento disponibile già in 40 centri in tutta Italia.

Non solo per i pigri, anche per gli atleti professionisti

Penserai che questo allenamento sia l’ultima fuffa da vedere agli atleti del divano e del lancio del coriandolo.

Invece questa sessione di lavoro è pensata soprattutto per i professionisti. Come alcuni nomi che hanno usufruito di questo allenamento abbiamo: Camillo Kaborè, che più volte ha conquistato il titolo di campione d’Italia nel salto in lungo, La giovane atleta della Nazionale italiana di sci Martina Perruchon o il campione paralimpico Simone Manigrasso.

Grandi atleti di questo calibro spesso si ritrovano ad affrontare degli infortuni, un duro colpo per la loro carriera sportiva, perciò devono recuperare velocemente i standard fisici precedenti al infortunio.

Hanno bisogno di sessioni d’allenamento che gli permettano di recuperare tonicità muscolare, forza fisica e perdere peso accumulato durante il periodo di stop. L’elettrostimolazione può fare a caso loro.

Come funziona

Rispetto all’elettrostimolazione classica, usata in modo localizzato solo su alcuni muscoli, usiamo gli elettrodi attivando 350 muscoli in contemporanea, grazie a un macchinario studiato ad hoc”, spiega Federico Servadio.

Sotto l’occhio attento di operatori laureati in scienze motorie e formati su tecniche di stimolazione muscolare, si eseguono “lavori isometrici o isotonici con dei pesetti e pose in isometria“.

Secondo il soggetto che si sottopone all’allenamento vengono stipulati protocolli mirati in base agli obiettivi: potenziare la forza, perdere peso, effettuare un allenamento dolce, o di posturologia.

Esiste dietro uno studio scientifico a certificare i risultati, di cui si hanno i primi dati. A valutare il metodo Urban Fitness è stato Stefano D’Ottavio, associato in Scienze Motorie all’Università di Roma Tor Vergata.

ragazza in plank prova l'allenamento con gli elettrodi

Abbiamo i primi risultati su 30 persone, un gruppo ha testato 2 protocolli di elettrostimolazione e un altro si è allenato con un circuito di un’ora“, le parole di Stefano D’Ottavio sugli risultati di ricerca.

“Già dopo sei sedute si vedono miglioramenti nella forza e nella potenza muscolare, e dopo 12 sedute c’è un aumento del 20% della forza. Siamo passati da 20 minuti a settimana, gradualmente, a 40 minuti a settimana”.

Quanto al consumo calorico, “alcuni studi mostrano che c’è un aumento della massa magra a discapito di quella grassa”, dice l’esperto. Un metodo che in 20 minuti consente “di bruciare 450-500 calorie“.

Stefano D’Ottavio conclude ricordando che è controindicato alle donne in gravidanza, ai portatori di pacemaker, ai pazienti ipertesi o con altre patologie che sono inadatte all’elettrostimolazione.

Il successo di Urban Fitness

Il programma d’allenamento viene utilizzato dagli sportivi infortunati. Consente di accorciare i tempi di recupero e ottenere risultati nell’immediato.

Ma cosa sta conquistando gli iscritti di Urban Fitness che sempre di più si avvicinano a questa tipologia di allenamento.

In generale penso che la gente non si aspettasse di ottenere simili risultati in poco tempo: sessioni di 20 minuti che lasciano stremati anche i cosiddetti ‘palestrati’, perché si tratta di un allenamento davvero completo. Inoltre – continua l’esperto – si arriva senza portare nulla con sé, forniamo noi la tuta e gli attrezzi” spiega Federico Servadio.