ll telescopio spaziale James Webb torna a sorprenderci ancora. Con l’obiettivo di viaggiare alla ricerca di risposte sui infitti segreti dell’universo, lo strumento spaziale della NASA sconvolge la nostra concezione sul origine dell’universo.
Il lungo viaggio per la galassia di James Webb, si tratta di una delle più importanti missioni spaziali degli ultimi 20 anni. Più volte il telescopio ha portato dei grandi risultati per gli astronomi di tutto il mondo.
I primi successi di James Webb
Uno dei primi obiettivi raggiunti dal telescopio è stato di analizzare l’atmosfera del esopiana WASP-39 b. Il gigante gassoso ha un diametro circa 1,3 volte maggiore di Giove, brucia a una temperatura di quasi 900 °C. e orbita attorno alla sua stella ogni quattro giorni terrestri, a circa 700 anni luce di distanza. Gli esperti sono in grado di confermare la presenza di gas come vapore acqueo e sodio nelle atmosfere di altri pianeti o nelle lune del nostro sistema solare.
Gli strumenti di Webb consentono agli astronomi di conoscere al meglio i corpi celesti dell’Universo. Infatti il telescopio studiando l’atmosfera del esopianeta, ha rilevato la presenza di anidride carbonica. Questa è una rivelazione potenzialmente significativa capace di darci una visione inestimabile dell’evoluzione degli esopianeti. Proprio recentemente, è stato scoperto un mondo acquatico simile a Gaia.
A seguito di questa scoperta, James Weeb ha portato un altro successo a casa. Il telescopio è riuscito a fotografare un anello di Einstein quasi perfettamente, la cui luce di una galassia, soprannominata con il nome di SPT-S J041839-4751.8, ha viaggiato la bellezza di circa 12 miliardi di anni luce per raggiungerci.
Se non fosse stato per gli strumenti del telescopio capaci di catturare la luce dell’anello di Einstein, non saremmo stati in grado di vedere questa galassia.
Le ultime scoperte svolgono la comunità scientifica
Da molto tempo, gli astronomi hanno ipotizzato che le prime e più antiche galassie dell’universo fossero sistemi piccoli, leggermente caotici e deformi. Tuttavia non sembra essere assolutamente così. Le ultime immagini catturate dal JWST hanno rivelato il contrario, queste antiche galassie sono incredibilmente massicce, equilibrate e ben formate.
“I modelli semplicemente non lo prevedono; Come fai a farlo nell’universo in un momento così precoce? Come fai a formare così tante stelle così velocemente?“. ha dichiarato al Washington Post Garth Illingworth, astronomo dell’Università della California a Santa Cruz.
il precedente telescopio Hubble aveva apparentemente confermato l’ipotesi diffusa che le prime galassie fossero luoghi caotici e casuali. James Webb con le sue ultime scoperte ha cambiato le carte in tavola.
Questi risultati hanno colto di sorpresa la comunità scientifica. Tuttavia non hanno sconvolto più di tanto l’opinione degli astronomi, che negli ultimi anni hanno iniziato a cambiare le loro supposizioni trovando finalmente delle conferme.