Le batterie del futuro: scontro tra vegani e ambiente

batterie al granchio

I crostacei potrebbero essere la nuova soluzione per creare batterie più sostenibili. Ma le associazioni animaliste e le comunità vegane sono in disaccordo.

Una parte fondamentale del funzionamento delle batterie è costituita da una sostanza elettrolitica che si trova tra i due terminali elettrici alle due estremità. La sostanza elettrolitica aiuta gli ioni a muoversi avanti e indietro tra i terminali, con carica positiva e negativa per generare elettricità.

Le batterie convenzionali si basano sul piombo o sul litio, ma queste batterie presentano una serie di problemi: Possono essere incredibilmente complesse da riciclare, gli elettroliti non sono biodegradabili e possono essere pericolosi di per sé, a volte esplodendo o causando incendi.

Un recente studio ha dimostrato come i granchi e le aragoste potrebbero venire in soccorso a queste problematiche.

Le batterie a base di granchi

I granchi e il resto dei crostacei hanno un materiale nel loro esoscheletro chiamato chitina, che aiuta a mantenere il loro guscio duro e resistente. La chitina può anche essere trasformata in un derivato chiamato chitosano, che i ricercatori hanno combinato con lo zinco per creare una nuova sostanza elettrolitica in grado di alimentare una batteria che, secondo loro, rimane quasi completamente efficiente dal punto di vista energetico dopo 400 ore di utilizzo.

Inoltre, a differenza degli elettroliti tradizionali delle batterie, questa poltiglia di granchio si decompone nel terreno in circa cinque mesi, lasciando lo zinco, che può essere riciclato.

In futuro, spero che tutti i componenti delle batterie siano biodegradabili”, ha dichiarato Liangbing Hu, direttore del Centro per l’innovazione dei materiali dell’Università del Maryland. “Non solo il materiale stesso, ma anche il processo di fabbricazione dei biomateriali“.

Vegani e l’apocalisse dei granchi

Vegani che protestano
Foto – Martin Pettitt | via flickr

A seguito di questa scoperta c’è chi immagina un futuro apocalittico per i poveri granchi. Le associazioni animalistiche si sono mostrate abbastanza critiche verso questa nuova tecnologia.

Sui social gli animalisti si sono mostrati preoccupati per il futuro dei crostacei. Ribadendo quanto già la pesca intensiva odierna sia impantanate per la biodiversità dei mari, lo sviluppo in futuro di questa tecnologia possa trasformarsi in una vera e propria corsa all’oro dei mari, spazzando intere specie di crostacei dai fondali marini.

Persino le comunità vegane si sono rivoltate sui social. I vegani più che la fine dei granchi sulla faccia della terra, hanno immaginato un futuro di giganteschi allevamenti intesivi di crostacei. Alcuni vegani sono disposti a coniare le batterie vegane, privi dallo sfruttamento e dalla macellazione dei granchi.

Ritorno alla realtà

Nessun futuro apocalittico è in arrivo per i granchi e per le aragoste. I ricercatori hanno dichiarato che ci sono altre fonti di chitina nel mondo. I gusci dei crostacei sono particolarmente ricchi di chitina, ma la chitina si trova anche nelle pareti dei funghi e nelle parti dei calamari.

Purtroppo, un test in laboratorio di un pacchetto energetico biodegradabile a base di aragosta non significa che tutti i nostri problemi di batterie siano risolti.

Quando si sviluppano nuovi materiali per le tecnologie delle batterie, tende a esserci un divario significativo tra i promettenti risultati di laboratorio e una tecnologia dimostrabile e scalabile“, ha dichiarato Graham Newton, professore di chimica dei materiali presso l’Università di Nottingham.

foto di granchi

Newton ha comunque dichiarato che lo studio è incoraggiante: “Ci sono ancora molte sfide da affrontare nello sviluppo delle batterie agli ioni di zinco, ma studi fondamentali come questo sono estremamente importanti“.