Una nuova e insanabile crisi nella raccolta pubblicitaria e le incertezze sullo sviluppo del Metaverso stanno spingendo Zuckerberg a rivedere la strategia di business. Nella realtà odierna i servizi dei Social erano stati fino ad ora gratuiti per il fatto che erano gli utenti stessi il prodotto, ora invece il futuro sarà molto ma molto diverso.
La stampa americana ha rivelato che Meta sta per avviare un’importante rivoluzione: l’introduzione di servizi a pagamento su tutte le principali piattaforme della sua galassia. E da quando avrà inizio?
Per anni i Social sono stati macchine da soldi. I simboli per antonomasia del settore sono stati Mark Zuckerberg e la sua Facebook. Il giovane imprenditore americano in poco tempo ha creato un vero e proprio colosso anche attraverso le acquisizioni di Instagram e di WhatsApp, ma ora cambia tutto…
Meta, cambio di rotta per Facebook, Instagram e WhatsApp
Grande, grandissima rivoluzione nel mondo virtuale che ha immancabilmente portato degli ingenti cambiamenti anche nel prodotto più fruito al mondo che mai creato dalla giovane e geniale mente di Mark Zuckerberg, che ora di conseguenza è stato portato alla clamorosa decisione di cambiare nome al suo impero: Meta. Termine scelto non a caso ma con il preciso e puntuale scopo di indicare la scommessa su cui l’imprenditore si gioca tutto, ovvero la creazione del Metaverso che- tuttavia- è doloroso ma anche doveroso ammetterlo, è ancora ben lontano.
E allora lui che ha deciso di fare? Di seguire una via meno futuristica che -al contrario- ricorda tanto la old economy: l’introduzione massiccia di servizi a pagamento su tutte le sue principali piattaforme della galassia. quindi Facebook, Instagram e WhatsApp.
Secondo quanto rivelato dal giornale americano The Verge, Meta ha creato un’organizzazione di prodotto per identificare e creare “possibili funzionalità a pagamento”.
Il cambio di rotta è stato comunicato ai dipendenti attraverso l’invio di un memo interno. La nuova divisione si chiama New Monetization Experiences e al vertice è stato posto Pratiti Raychoudhury, in precedenza capo della ricerca.
Alcune restrizioni lo hanno messo in seria difficoltà
Le entrate di Meta provengono quasi interamente dalla vendita di spazi pubblicitari nelle sue app. Lo scorso luglio la società ha annunciato al mercato il primo calo dei ricavi della sua storia. Dietro la frenata la crescente concorrenza delle altre piattaforme, Tik Tok in primis, e le nuove impostazioni sulla privacy introdotte da Apple sul sistema operativo iOS che prevedono delle restrizioni sull’utilizzo dei dati personali degli utenti e che penalizzano le inserzioni online mirate , o meglio dette targetizzate, che sono il vero e proprio punto di forza di Facebook.
Zuckerberg- profondamente irritato- è arrivato addirittura a comprare pagine di pubblicità sui principali quotidiani americani , quali il New York Times, lo Washington Post e il Wall Street Journal per criticare apertamente Apple.
Tuttavia la mossa non è stata molto vincente e non ha prodotto particolari risultato. Ergo la sua azienda ha dovuto pensare in men che non si dica a un cambio di strategia, senza tanti ” se e/o ma”.
Secondo quanto spiegato da The Verge l’obiettivo di Meta è quello di far diventare le funzionalità a pagamento una voce importante dei ricavi in un arco temporale di 5 anni. Di quale si tratta?
In arrivo funzioni a pagamento
Al momento non si conosco i dettagli operativi della strategia. Sempre secondo la nota rivista l’idea di fondo di Meta è che esistano delle opportunità per costruire nuovi tipi di prodotti ed esperienze che le persone sarebbero disposte anche a pagare.
Tuttavia, salvo possibili eccezioni, i pagamenti non dovrebbero fortunatamente riguardare le funzionalità già esistenti e classicamente fruite dagli utenti che sino ad oggi hanno usufruito dei Social più diffusi, ma ulteriori servizi che saranno sviluppati dalla nuova divisione appena creata.
Tuttavia c’è anche da dire che in questi casi usare il condizionale sarebbe d’obbligo! Inoltre ” il tutto” sarebbe strettamente legato e connesso all’andamento dei conti economici e di conseguenza all’andamento del titolo azionario a Wall Street.
Tra l’altro nel corso del 2022 Meta è stata fortemente punita dagli investitori con un calo nettamente maggiore rispetto a quello degli altri big tecnologici americani con l’eccezione di Netflix. Calo che ha portato la capitalizzazione di mercato a 443 miliardi di dollari.