Ultimamente la scienza ha fatto delle grandi scoperte grazie a scienziati professionisti e tecnologia all’avanguardia. Basta ricordare la scoperta di una sostanza misteriosa che costituirebbe l’85% del nostro Universo.
Il 29 giugno scorso è stato un giorno che non è passato inosservato perché è stato il più corto in assoluto. C’è da preoccuparsi? In realtà c’è una spiegazione, ma nulla di allarmante. Ecco spiegato il fenomeno.
Sulla rivista Psychal review letters sono state riportate le scoperte di un team di scienziati dell’Università di Nayoga in Giappone in collaborazione con quella di Tokyo. Hanno individuato la densità di questa sostanza misteriosa che potrebbe fornire un nuovo modello in grado di descrivere adeguatamente ciò che è accaduto dopo l’esplosione del Big bang.
Poi gli astronomi della NASA hanno chiamato un oggetto celeste CEERS-93316 che hanno individuato con il telescopio James Webb ha infrarossi. Si trova nella costellazione di Boote e la luce che emana è stata analizzata e quindi è stato possibile dichiarare che si tratta di una vera e propria galassia.
Di recente, invece, l’attenzione è stata rivolta al pianeta Terra perché qualche mese fa è stato riscontrato un fenomeno del tutto insolito, già verificatosi nel 2020. In poche parole il 29 giugno è stato il giorno più corto in assoluto e ciò è dipeso dalla rotazione del pianeta sull’asse. Ecco la spiegazione scientifica.
“È una cosa del tutto normale”
Da qualche giorno si sta parlando dappertutto della misteriosa accelerazione della rotazione terrestre. In effetti la Terra negli ultimi anni sembra avere un andamento più veloce. Nel 2020 sono stati individuati ben 28 record del giorno più breve di 24 ore. In realtà nel 1970 si è verificata una cosa simile per poi ripetersi il 29 giugno scorso.
In quel giorno la Terra ha fatto registrare un anticipo di 1,59 millisecondi sulle 24 ore. La NASA e la California Institute of technology hanno voluto rassicurare esordendo in questo modo: “È una cosa del tutto normale. Non c’è niente di magico o di speciale in questo. Non è un dato così estremo da fa preoccupare gli scienziati…La rotazione terrestre varia in millisecondi per molte ragioni. In nessuna di queste è motivo di preoccupazione”.
Una spiegazione scientifica del 1891
L’astronomo Seth Carlo Chandler nel 1891 fece una scoperta sull’asse terrestre. Disse che le microscopiche oscillazioni sono causate dalla non perfetta sfericità della Terra, quindi si ha come effetto uno spostamento ciclico dell’asse di rotazione globale di 3-4 metri dal Polo Nord in un periodo di 433 giorni. Tuttavia alcuni ingegneri di Meta hanno voluto esprimere una propria opinione sostenendo che questa variazione potrebbe portare un collasso dei sistemi informatici a livello mondiale.