Morte in alta quota sfiorata: grazie a questo drone si mettono al salvo ricevendo provviste ed aiuti indispensabili | L’incredibile salvataggio sull’Everest

Droni di salvataggio sull’Everest – depositphotos – www.passionetecnologica.it

Negli ultimi giorni abbiamo parlato di una goliardia di un utente cinese che ha hackerato il sistema del suo drone DJI per spingere ad una quota di 2400 metri di altezza.

In pratica, lo ha fatto per filmare, con il suo apparecchio, degli aerei di linea in volo. Ci è riuscito, ha pubblicato foto e video della sua avventura, ma gli altri utenti lo hanno segnalato e la Polizia cinese lo ha arrestato e lo ha trattenuto in prigione per ben cinque giorni, destando le proteste di chi, invece, auspicava una pena più severa.

Sì, perché spingersi ad una quota del genere avrebbe potuto avere delle conseguenze nefaste sia per gli aerei che, in quei momenti, sorvolavano il paese, sia per l’incolumità pubblica di tutti i cittadini della regione coinvolta. Ricordiamo, infatti, che l’altezza massima alla quale ci si può spingere per le riprese aeree è di 500 metri di altitudine.

Ormai, questi apparecchi sono ampiamente utilizzati per gli eventi pubblici e privati, per i rilievi aerei ed anche  dalle Forze di Polizia per le loro indagini dall’alto. Ma, dovete sapere che uno di questi apparecchi ha salvato la vita a delle persone in un posto remoto del mondo a 8848 metri di altezza. Parliamo dell’Everest.

Ebbene sì, avete capito benissimo, i protagonisti della vicenda erano sicuri di andare incontro alla morte ed invece, grazie ad una spedizione avventurosa, folle, si sono salvati. La vicenda come già accennato ha come scenario il Monte Everest ed in particolar modo il Nepal ed una popolazione indigena che vive proprio tra quelle montagne.

DJI FlyCart 30 il protagonista delle operazioni di salvataggio degli Sherpa!

Ben due anni fa, fu la volta di un altro drone che si spinse in quelle zone proprio per portare a termine un’operazione di salvataggio simile. Andò tutto per il verso giusto ed ecco che, allora, questa scena si è ripetuta pochissimi giorni fa. Due anni or sono fu il DJI Mavic 3 il protagonista assoluto, mentre questa volta, gli onori sono tutti per il DJI FlyCart 30.

Droni di salvataggio sull’Everest – depositphotos – www.passionetecnologica.it

Gli Sherpa sono una popolazione locale di circa 150 mila abitanti che, ogni giorno, rischiano la vita per portare ai vari campi base la spazzatura da loro prodotta. Devono percorrere sentieri scoscesi, ghiacciai importanti per farlo e rischiano costantemente la loro vita. Ciò avviene anche a causa delle condizioni atmosferiche a dir poco turbolenti in quelle zone ed a quelle altitudini.

Così, alla fine del mese di aprile, ha avuto luogo la sperimentazione del drone per il trasporto di rifiuti ed attrezzature dai campi base fino ai territorio, in vetta, abitati da questa popolazione. Il primo tentativo è quasi fallito, ma quelli successivi hanno dato gli esiti sperati. Ovviamente, bisogna fare i conti con le condizioni atmosferiche ed i segnali radio, ma il progetto è a buon punto e diventerà la normalità entro il 2025.