In questo articolo di Passione Tecnologica parliamo del famoso FAP o DPF, ovvero il filtro anti particolato attivo, utilizzato sulle autovetture Diesel per abbattere le emissioni inquinanti delle polveri sottili indotte dai motori. I principi e gli obiettivi alla base di questo filtro sono talmente nobili da averli consentito di ottenere numerosi premi e riconoscimenti da parte di grandi enti o associazioni quali la regione Lombardia e Legambiente.
Ma come funziona e cosa dovrebbe fare questo filtro miracoloso?
Come Funziona il FAB
Il FAP o DPF è posizionato tra il tubo di scarico e lo scarico stesso dell’automobile, riunisce il particolato dei gas di scarico provocati dal motore Diesel in agglomerati di particelle privi di legami chimici, miscelando al gasolio una sostanza chimica detta “cerina” (ossido di cerio). Gli agglomerati restano di fatto intrappolati all’interno del filtro, il quale ne evita la pericolosa dispersione nell’atmosfera. Ogni filtro antiparticolato è dotato di un serbatoio di circa 5 litri.
Pericoli del FAP
Recentemente, si è dimostrato che il FAP, è effettivamente in grado di bloccare o limitare l’emissione delle polveri sottili (PM10) , altamente inquinanti per l’ambiente e la salute dell’uomo, tuttavia, il suo particolare sistema di rigenerazione, rilascia nell’aria delle nano particelle, di dimensioni talmente ridotte dal processo di purificazione da risultare estremamente pericolose per il nostro organismo. Queste nano particelle, costituite soprattutto di acido solforico e composti organici pesanti quali ferro, magnesio, cromo, manganese, oltre che in gran parte da residui carboniosi, risultano altamente cancerogene e facilmente assimilabili dai polmoni umani rispetto alle polveri, composte da particelle di grande dimensione, che fuoriuscivano dagli scarichi delle vecchie automobili sprovviste di FAP.
In sostanza, il processo di combustione del carbone, che risiede alla base del FAP, genera l’emissione delle polveri finissime che l’organismo assimila rapidamente negli alveoli polmonari provocando danni gravissimi alla salute umana.
Quando il FAP si svuota per mezzo della sua naturale rigenerazione, ogni 500/1000 Km, le pericolosissime nano particelle vengono rilasciate nell’aria causando una drammatica situazione di pericolo per la salute umana.
Rimedi contro il FAP
L’unica soluzione che potrebbe evitare il pericolo sarebbe quella di bloccare il processo di rigenerazione del FAP, obbligando di fatto l’automobilista a portare l’auto da un meccanico specializzato, ogni qualvolta il FAP sia saturo, il quale in sicurezza dovrebbe svuotare il filtro da tutte le sostanze dannose eliminandole dall’ambiente. Solo in questo caso il filtro antiparticolato avrebbe senso e sarebbe utile.
Conclusioni
La morale di questa vicenda, potrebbe essere che, se avete una vecchia automobile diesel in garage, che magari non può circolare nei centri cittadini a causa dell’ ordinanza di un sindaco “ecologista”, tenetela stretta, perché l’emissione del suo PM10 sarà infinitamente innocua per la vostra salute rispetto a quello emesso dall’automobile diesel, nuova e fiammante del vostro vicino di casa. Tanto paradossale quanto corrispondente alla realtà.
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Ma alle auto Euro-3 non si mette un liquido speciale per pulire il catalizzatore? Almeno uno si accerta che il processo avvenga in un luogo abbastanza deserto, tipo un’autostrada. Da quanto ne ho letto si inserisce il liquido nel serbatoio, si fa scaldare il motore viaggiando in terza marcia ed il tutto si pulisce da solo.
salve a tutti per mio parere non conviene pulire il fap perche vai a compromettere il sistema filtrante e e nn tutti hanno in media 400€ in tasca per cambiare ogni volta il filtro e inventano un altro sistema forse e meglio
Una mesata fa ho sottoposto a revisione un’ auto a benzina di circa 40anni e ferma da circa 20…..ebbene……stupefacente il risultato…..0.6……valore inferiore a tanta tante auto di oggi
Io alla mia l ho tolto il fap e ho rimappato la centralina….decisamente meglio!
Ma mi fate capire se questo intervento è legale ?
Mi spiego.
dove vivo io non ho problemi di auto euro 5 e 4 e non ci sono ordinanze e divieti.
Il mio meccanico mi ha detto che questa soluzione elimina di fatto il problema ma mi ha anche fatto capire che loro non voglione essere responsabile di questo intervento perchè di fatto modifica i dati nominali dell’auto.
mi ha detto che l’auto passa da euro 5 a euro 3.
Ma mi chiedo, e vi chiedo, se a me non interessa di essere euro 3 (meglio che spendere euro 3.000,00 per la sostituzione del filtro) il fatto di effettuare l’intervento non è classificabile come una modifica corretta ?
Di fatto non è che non rispetto la legge, ma non rispetterei l’ordinanza, che è cosa diversa e che si verificherebbe solo se accedo a città dove vigono limiti sulla base della potenzialità inquinante dell’auto.
Save a tutti
Io sono meccanico di moto da parecchio e quando ho sentito parlare di questi filtri mi sono interessato subito per capire come funzionano.E da allora ho espresso la mia idea a tutti quelli che conosco.Comunque bastava seguire il lavoro eccelso della dott.ssa Gatti e di suo marito Dott. Montanari per capire. La rigenerazione consiste nell’ aumentare la temperatura nel filtro in modo da ridurre il diametro del PM10 a particelle più piccole e moolto più pericolose. Ma quando si sveglierà la gente?? Ora abbiamo uno strumento straordinario di informazione: il WEB
Grazie di cuore, ora so di non essere l’ unico a combattere i mulini a vento.
E’ incredibile quali danni l’uomo riesce a fare all’ambiente e a se stesso.Come al solito i costi vanno a scapito dei consumatori,(ricordiamoci delle marmitte cataliche e i retrofit!) mentre i guadagni sempre ai soliti 4 gatti.