Campi elettromagnetici: misurali in questo modo semplicissimo per capire se la tua casa è nociva alla famiglia | Se oltre questa soglia sei illegal

Misuratore EMF – depositphotos – Passionetecnologica.it

Saper misurare i campi elettromagnetici nella propria casa è una capacità molto importante, che può realmente ‘fare la differenza’. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

A che cosa serve, innanzitutto, saper misurare i campi elettromagnetici? Naturalmente serve per la propria integrità personale, onde essere sicuri di essere protetti da esposizioni eventualmente pericolose.

Vengono utilizzati, in questo caso, sensori elettromagnetici di alto livello, applicati per rilevare i campi magnetici ed elettrici e valutarne la (eventuale) pericolosità. Si tratta, è bene ribadirlo, di un rischio alquanto flebile; però è preferibile non correre rischi, laddove necessario.

Un rilevatore, se utilizzato correttamente, è in grado di individuare le fonti EMF all’interno della casa; ad esempio il computer, il modem, la rete wi fi, i cavi che scorrono – invisibili – all’interno delle nostre case. Al termine delle analisi restituisce un quadro completo dell’esposizione elettromagnetica nella casa. Se si vuole acquistare un misuratore EMF i modelli più consigliati sono l’Erickhill EMF Meter, il GQ EMF-390 E il Proster Misuratore EMF 3 in 1. Se si preferisce è anche possibile auto costruirli da sé, con un po’ di abilità da meccanico.

Perché eliminare o ridurre i campi elettromagnetici, qualche utile consiglio

Innanzitutto occorre ribadire che, nel caso dell’articolo in questione, non si vuole avere pretese di scientificità; in caso di dubbio o reale pericolo è sempre doveroso rivolgersi a un professionista o ad un esperto riconosciuto, senza limitarsi ai consigli della rete Internet. In generale un campo elettromagnetico risulta pericoloso per livelli di EMF particolarmente alti, specie in aree dove l’abitante risiede per lunghi periodi. La camera da letto, ad esempio; o la postazione di lavoro.

Misuratore EMF – depositphotos – Passionetecnologica.it

Una prima soluzione può essere utilizzare appositi schermi, come filtri EMF o tessuti ad hoc. O ancora sostituire le apparecchiature presenti con altre considerate a bassa emissione. Siamo però lontani da una soluzione definitiva. E’ inoltre preferibile pensare a come disporre i dispositivi wireless onde avere una connessione internet di qualità e nel contempo non rovinare la propria salute. Si può anche pensare a un dispositivo di monitoraggio permanente, se si è particolarmente ossessionati dalla questione.

Ma quali sono le conseguenze per la salute? Si tratta di un campo ancora molto vago, preda di complottismi e ipotesi tra le più fantasiose. Senza dubbio alti valori non possono far bene; però conseguenze fisiche certe ancora non ve ne sono, è un campo ancora poco esplorato e/o studiato. Nel frattempo, meglio non correre rischi.