Perchè Intesa SanPaolo viene consigliata da chi ‘se ne intende’ tra gli americani? Perchè è all’improvviso la favorita tra i trader? Scopriamolo insieme.
Perchè scommettere su Intesa Sanpaolo? Lo sanno bene gli analisti di Bank of America (BofA) secondo cui le azioni dell’Intesa appaiono particolarmente raccomandate; il prezzo è salito a 4 euro per euro e la banca è stata definita ‘top pick in Italy‘. Insomma, una raccomandazione non da poco. La banca è relativamente giovane: nasce infatti nel 2007 a seguito della fusione tra Intesa e Sanpaolo; a propria volta quest’ultima deriva dall’Istituto Bancario Sanpaolo di Torino del 1563. Origini medievali per una struttura modernissima.
Il primo motivo per comperare i titolo dell’Intesa appaiono correlate ai grandi depositi di Sanpaolo; la banca trattiene infatti una cospicua quota, il 60%, di depositi al dettaglio retail e a bassa remunerazione.
Come se non bastasse non è previsto alcun picco per l’Intesa, con un NII che continuerà a diminuire nel 2024-25; questo almeno secondo gli esperti di Bank of America. I replicating portfolios costituiranno un differenziale chiave del NII dal prossimo anno.
Non guasta nemmeno la distribuzione speciale programmata per la fine del 2023; sono infatti attesi un buyback speciale per 1,5 miliardi di euro nel 2023 e nel 2024; inoltre vi sarà un payout ordinario al 70%. Lo yiedl complessivo di Intesa risulterà pertanto pari al 15% annuo nel 2023-25.
Perchè scommettere su Intesa Sanpaolo (secondo gli esperti americani…)
Un altro elemento di notevole importanza è la crescita costante del reddito non da interesse; essendo finalmente cessati i rialzi dei tassi da parte delle autorità americane ed europee, i redditi derivanti da assicurazioni e gestioni patrimoniali diventeranno molto più di valore, senza dubbio preziosi.
Insomma, per gli esperti americani di tratta di una combinazione di fattori inedita, un cocktail finanziario positivo per Sanpaolo. Tanti piccoli elementi capaci dic reare, dlala somma delle parti, un’offerta vincente. In teoria la banca restituirà agli azionisti oltre il 45% della sua capitalizzazione di mercato nel 2023-25.
Occorre tuttavia considerare come gli esperti provengano da uno stato, quale gli USA, notorio per continue crisi bancarie, ultima delle quali nel 2008. E lo stesso mondo della finanza è difficile da navigare ed è difficile da stimare; quali saranno gli effetti, le conseguenze future? Sono difficili da indovinare ed è sempre il caso di muoversi con la massima cautela. Dopotutto venti di recessione soffiano in Europa impetuosi da diverso tempo.