Pagamenti Pos, costringono a farlo davvero: levata di scudi contro la mossa a favore delle banche

Pos - Passionetecnologica.it
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Costringeranno veramente a farlo, riguarda i pagamenti con il POS, levata di scudi in merito a quelli che sono interventi pensati a favore delle banche.

I pagamenti in contanti scatenano quella che è la moderna caccia alle streghe. Cosa vuol dire questo? Che da parte dello Stato e del fisco, pagare in contanti è visto un po’ come un tradimento, come un modo che il cittadino utilizza per non pagare le tasse.

Fino a non molti anni fa il popolo italiano era abituato a pagare tutte le sue spese in contanti, poi una serie di eventi hanno portato a una sorta di progressiva dismissione dei pagamenti in contanti per abbracciare i pagamenti elettronici e di modalità tracciabili. Innanzitutto era stato abbassato il massimale dei pagamenti in contanti, che negli anni passati era arrivato al di sotto dei 1000 euro, salvo poi modificarlo. Inoltre è arrivata la pandemia Covid durante la quale era consigliato pagare in contanti per evitare il contagio il più possibile.

Congiuntamente a questo è stato introdotto l’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti con il bancomat anche di piccoli importi e insieme a questo, alcune banche, soprattutto online che prevedono la possibilità di ottenere un sostanzioso cashback dall’acquisto con carta o dal conto.

Tutto questo ha aperto le porte all’utilizzo delle carte di credito e ai bancomat in larga misura abbandonando quasi in maniera definitiva i contanti.

Mano tesa ai commercianti

Se i cittadini giorno dopo giorno si sono abituati a questo netto cambiamento, a storcere il naso sarebbero gli esercenti, che sono tenuti a pagare una certa commissione, nel caso in cui il cliente paghi con il POS. Le commissioni sono imposte dalle banche proprietarie dell’apparecchio utilizzato per i pagamenti elettronici e possono anche essere molto salate. Proprio questo era il motivo per cui fino a quando non vi è stato nessun obbligo i commercianti al di sotto di un certo importo rifiutavano il pagamento con carta.

Pratica questo che in via teorica non può essere più adottata, ma che nella realtà ancora oggi è nella norma, soprattutto nelle piccole cittadine italiane. Per ovviare a tutto questo lo Stato, congiuntamente con quelli che sono i maggiori gruppi bancari italiani hanno deciso di eliminare o almeno ridurre al minimo le commissioni per i pagamenti al di sotto dei 30 euro. Ma i cambiamenti non sono finiti qui.

Commercianti e pagamenti con POS - Passionetecnologica.it
Commercianti e pagamenti con POS – Passionetecnologica.it

I commercianti come bancomat

L’idea che verrà introdotta nella nuova legge di bilancio, prevederà la possibilità di poter ritirare contanti presso i negozi come i giornalai e i tabaccai. Dei veri e proprio ATM dove dovrebbe essere possibile, pagando una piccola commissione, ritirare una somma di denaro entro i 250 euro. Un cambiamento veramente radicale.

Risposta alla sempre maggiore tendenza alla chiusura degli sportelli ATM. Le grandi banche stanno spegnendo gli sportelli e chiudendo le filiali per incentivare la digitalizzazione dei pagamenti. Vedremo se questo cambiamento piacerà alla popolazione italiana.