Di piattaforme streaming ne esistono tantissime e tutte offrono una enorme quantità di contenuti da visionare sul divano di casa.
In pratica, consentono di avere film, serie tv, eventi sportivi, documentari a portata di telecomando, ma anche sullo smartphone di cui si è in possesso. Come dicevamo, sono davvero tantissime. parliamo si piattaforme come Sky, Netflix, Prime Video, Disney+, Dazn. Tutte sono accomunate, però, da un unico aspetto fondamentale.
Infatti, sono tutte fruibili, come ben sapete, previa sottoscrizione di un piano di abbonamento mensile o annuale. Soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che si sta vivendo negli ultimi tempi, si ha seria difficoltà a sottoscrivere un abbonamento per ogni piattaforma. Sarebbe una spesa troppo importante alla fine dell’anno.
Ecco perché, sono molti i cittadini che propendono per sceglierne una che consente di visionare film e serie Tv e l’altra per gli eventi sportivi. Certo, non manca chi ne sceglie una che offre un pacchetto completo, pur dovendo rinunciare a molti contenuti. E ci sono anche cittadini che scelgono la terza via. Ovvero scelgono lo streaming illegale.
Questo consente di visionare tutto, ma a costi contenuti. Ebbene, dovete sapere, che non si tratta della strada giusta da intraprendere. Ora, poi, arriva una notizia che riguarda proprio questi utenti e che porterà loro in dote problemi davvero enormi. La battaglia alla pirateria è iniziata e si avvarrà di tutti gli strumenti legali possibili.
Streaming illegale e nuova Legge: bisognerà dirgli addio.
E dovete sapere che la Legge è già entrata in vigore da alcuni mesi. Parliamo della Legge anti pirateria. Questa, poi, va a sommarsi anche con il nuovo Regolamento dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Quest’ultima, in presenza di trasmissione illegale di contenuti in streaming potrà intervenire sin da subito.
E potrà farlo, oscurando in soli 30 minuti tutti i siti illegali. Ovviamente, ci sarà bisogno di una segnalazione da parte dei broadcaster legali interessati dalla pratica illegale. E le pene previste dalla nuova normativa sono alquanto severe. E non ci sarà distinzione tra coloro i quali trasmettono illegalmente in streaming e quelli che usufruiscono di tali servizi.
Se quelli che vanno a trasmettere rischiano il carcere sino a sei anni, chi è solito svolazzare su questi siti pirata e chi utilizza il cosiddetto “pezzotto“, rischia una sanzione pecuniaria da capogiro. Pensate che quest’ultima si attesta sui 5 mila euro. Insomma, la lotta alla pirateria e al pezzotto è appena iniziata ed il Governo pensa che la legalità sarà ampiamente ripristinata.