Nelle profondità delle foreste sudamericane una nuova specie di vespa ha stupito i ricercatori. Scopriamo le sue peculiari caratteristiche.
Immaginate una creatura dalla testa simile a un rombo, due antenne protese; capace con un piccolo, veloce, gesto di inoculare un uovo nella sfortunata vittima. I colori sono accesi, il colpo mortale; e non risparmia nessuna vittima nella sua estenuante ricerca della riproduzione. Non è un alieno, ma una nuova – inquietante – specie di vespa amazzonica.
Una vespa simile a un alieno, di tipologia parassitaria, che succhiava sangue prima di divorare la sua vittima è stata scoperta in Amazzonia. Gli scienziati all’Università di stato dell’Utah ha identificato il nuovo gene presso una riserva nazionale del Perù. Il team, in quest’ambito, ha analizzato una femmina adulta di vespa, molto caratteristica per la testa dalle gigantesche dimensioni e un organo simile ad un tubo che depone le uova nelle sue vittime. Chi sono gli sfortunati soggetti? Bruchi, coleotteri e ragni, pertanto una vasta gamma di insetti.
Il nome della vespa in questione – Capitojoppa amazonica – fonde assieme la particella ‘capito’, riferita alla testa gigantesca simile a quella di un alieno, con ‘joppa’, un nome per una vespa molto simile.
Si tratta dunque di una vespa predatoria, nota per avere un comportamento parassitario; inserisce un uovo all’interno dell’ospite che poi uccide man mano che matura. Dopo che la vespa ha individuato la sua vittima, lo strofina freneticamente con le sue antenne e infine vi deposita un singolo uovo con un apposito pungiglione.
Una vespa pericolosa, ecco tutte le attività (parassitarie) della Capitojoppa amazonica
La vespa amazzonica, in quest’ambito, non si limita però alla riproduzione; infatti è stato scoperto come pratichi anche attività vampiresca. A volte infatti la vespa non deposita alcun uovo ma si limita a succhiare sangue al soggetto, ricevendo così nutrienti per la riproduzione.
La ricerca è stata condotta con un team di ricercatori, entomologi dall’Università di Turku in Finlandia, che hanno iniziato un lavoro di catalogazione delle nuove specie nella riserva di Perù dal 1990. Un lavoro che offre ancora abbondanti spazi di ricerca.
La zona, definita dell’Allpahuayo-Mishana, è tra le sezioni amazzoniche col più alto grado di biodiversità al mondo; una zona ricchissima di insetti e specie d’ogni genere. Una diversità ora minacciata, come in molte altre parti della terra, dall’attività antropica.