Bancomat, emergenza furti Pin: dopo le telecamere nascoste la minaccia è questa | Casi in tutta Italia

Un ritiro sospetto al bancomat – Passione Tecnologica

Internet e truffe vanno a braccetto, l’una alimenta l’altra. Dalla nascita e la diffusione della rete nelle masse negli anni Novanta, le truffe hanno sempre imperversato.

Dal principe nigeriano via posta elettronica, alle sofisticate truffe odierne, non mancano i casi, gli esempi di un Internet teso all’inganno. E in quest’ambito non c’è caso che terrorizzi maggiormente delle truffe sulle carte di credito. E’ possibile infatti spaventarsi per il furto di identità, inorridire di fronte al bullismo online, ma è alla fine la prospettiva di perdere sudatissimi guadagni di anni per mano di uno sconosciuto a terrorizzare, a impaurire più di tutto.

Tra le truffe in campo, a danno delle carte di credito, figura in particolar modo lo skimming. Si tratta di dispositivi nascosti abilmente nei bancomat. Il truffatore manomette lo sportello ATM e vi inserisce, all’interno dell’apertura per le carte di credito, una scheda che decodifica tutte le carte inserite, onde carpirne i dati, clonarle e utilizzarle per acquisti di ogni genere.

Il malfattore può allora esaurire il conto con shopping di merce che rivenderà altrove, oppure può vendere la carta di credito ad altri criminali, ad esempio gruppi di terroristi islamici o mafie di diverso genere, solitamente afferenti alla Cina o alla Russia.

Come difendersi dallo skimming? Pochi, ma utili consigli

Solitamente ci si accorge del furto avvenuto quando il conto registra ammanchi inspiegabili, bene al di là di quanto si era speso. Si sceglie allora d’indagare e ci si accorge di essere stati vittima di una clonazione; la propria carta di credito sta venendo usata da altri, a propria insaputa. Che cosa fare, allora?

Utilizzare il bancomat – Passione Tecnologica

Le procedure presso le autorità giudiziarie sono, in questi casi, lunghe e difficili; la polizia è ancora poco alfabetizzata sul fronte di questi inganni, gli operatori bancari indifferenti e le stesse banche poco propense a restituire i soldi malauguratamente persi.

In linea generale è sempre preferibile acquistare attraverso un intermediario sicuro, evitando di fare acquisti su siti sconosciuti; meglio affidarsi ai soliti ‘grandi’ online come Amazon & co. Nel caso di singoli siti invece è preferibile prima riferirsi a recensioni e impressioni degli utenti, ponendo attenzione che non siano false a propria volta. Naturalmente il sito su cui si acquista deve avere l’https, cioè essere in regola e sicuro; non siamo infatti più agli inizi del duemila, un sito di e-commerce deve avere determinati standard di sicurezza.