Mobili, ecco il bonus per voi: una svolta per tutti gli Italiani

Acquistare un divano, fonte pexels

Tra i tanto bonus erogati negli anni, il bonus mobili è forse quello maggiormente sottovalutato. Scopriamo insieme come usufruirne per il 2023. 

L’Italia, è stato argomentato da molti sardonici osservatori, è da qualche anno il paese dei bonus. Bonus casa, bonus bebè, bonus Scuola, bonus monopattino (elettrico), bonus biciclette e così via. Vi sono bonus, erogati dal Governo e nella maggior parte dei casi o esauriti o di difficile accesso, specie sul fronte burocratico, per davvero tanti elementi della vita quotidiana. Naturalmente i più conoscono il bonus per le case; fonte di grandi delusioni e grattacapi, quando viene all’improvviso ritirato o arbitrariamente modificato.

I bonus nascondono, in Italia, il rifiuto di apportare cambiamenti davvero radicali; s’introduce un dato bonus per mascherare carenze a livello strutturale. Un elemento evidente nel caso della famiglia e ancor più nel caso dell’ambiente. Eppure, se utilizzati correttamente e se abili con le procedure burocratiche, i bonus possono essere molto utili.

Nel caso in questione pressoché sconosciuto, nel 2023, risulta il ‘bonus mobili‘, rivolto all’arredamento di casa.  Un bonus particolare, passato un po’ sottotono.

Di che cosa si tratta? Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale onde acquistare mobili (ma anche elettrodomestici) destinati all’arredo di un immobile ristrutturato. Il tetto di spesa del bonus ammonta ad un massimo di 8mila euro. Un piccolo aiuto quando si ristruttura casa. O, più prosaicamente, un elemento utilissimo quando la propria casa è stata spazzata via dalle tante calamità naturali nate dal cambiamento climatico.

Come funziona il ‘bonus mobili 2023’

Onde poter usufruire del ‘bonus mobili 2023‘ è necessario aver realizzato nella casa un intervento di manutenzione straordinaria, un risanamento conservativo con annesso restauro, una ristrutturazione edilizia, una ricostruzione a seguito di ‘eventi calamitosi’. Basta però anche una semplice manutenzione ordinaria sulle parti comuni e aver usufruito del bonus ristrutturazioni del 50%.

Discutere di arredi, fonte pexels

Gli arredi comperati devono – va da sé- essere nuovi di zecca, mentre gli elettrodomestici devono essere una classe energetica ‘verde’. F per frigoriferi e congelatori, E per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie; A – la più impegnativa in assoluto – per i forni. D’altronde proprio quest’ultimi sono tra i più energivori in assoluto, un elemento dall’alto consumo energetico. Un consiglio; meglio il microonde.

Il bonus scadrà, salvo improbabili proroghe, il 31 dicembre 2024. La detrazione ammessa è per il 50% delle spese sostenute, con una detrazione Irpef ripartita in 10 rate all’anno di identico importo.