Postepay, da oggi ti costa così: arrivano le disdette

Un esempio di Postepay, dal sito Poste

Quali sono i costi ‘nascosti’ dietro una Postepay? Le Poste hanno, negli ultimi mesi, drasticamente aumentato i prezzi a spese del consumatore. Scopriamo insieme cos’è successo. 

Le Poste hanno conosciuto, nell’ultimo decennio, un cambiamento tanto importante quanto sorprendente; dall’essere la sorpassata istituzione responsabile di smistare la Posta in tutta Italia, tramite i propri annoiati portalettere, si sono trasformati in una simil banca con carte prepagate, offerte assicurative e strumenti (quasi) pari a quelli di una banca moderna. Digitale, efficiente e veloce: queste sono le Poste odierne.

E molti ne hanno approfittato, complici i bassi costi e l’affidabilità ‘istituzionale’ caratteristica delle Poste. I lavoratori occasionali accessori che avevano necessità di incassare i propri (magri) guadagni, i liberi professionisti non così liberi (né fortunati) coi propri clienti e naturalmente la clientela per eccellenza delle Poste, cioè gli over 60. A tutto ciò vanno soggiunti coloro che hanno utilizzato le Poste per gli acquisti online, tramite la sua invenzione più fortunata, cioè la Postepay.

Proprio la Postepay Evolution ha conosciuto, negli ultimi anni, un notevole successo disponendo di un IBAN assente con le carte ‘normali’; una ‘quasi’ Mastercard, completa di tutto il necessario per disporre dei propri risparmi. E molti ne hanno approfittato, consapevoli della sua (notevole) comodità.

Eppure tutto sta per cambiare; e molti corrono ai ripari, preferendo spostare altrove i propri (sudati) risparmi. Proprio negli ultimi mesi, se non settimane, le Poste sono state colpite da un diluvio di disdette. Qual è il motivo?

Il (silente) aumento dei costi per la Postepay Evolution, una dinamica preoccupante

I costi per la Postepay ammontano infatti, allo stadio attuale, a 5 euro. Per poterla attivare, però, serve una ricarica minima non indifferente, pari a 15 euro. Non va meglio col canone annuale, salito a 12 euro all’anno; una somma non indifferente, specie per i più poveri.

Il circuito Mastercard, fonte pixabay

I prezzi ‘colpiscono’ in particolare chi desidera usare la Postepay per le ricariche; presso gli uffici postali la ‘fee’ è di 1 euro, presso i punti vendita abilitati, addirittura 2 euro. Anche coi prelievi la Postepay non scherza; 1 euro a ogni estrazione di contante, una tassazione insostenibile.

Occorre infatti sapere che, per quanto comoda & utile, la Postepay non sarà mai paragonabile a un conto bancario; e non darà mai accesso a molte delle proposte che proprio dalle banche provengono. Vale la pena conservarla, a fronte di prezzi così elevati?