Fossili, questi ritrovati cambiano la storia del mondo: va riscritta

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Fossili rinvenuti – Passionetecnologica

Siamo sempre alla continua ricerca di fossili e oggetti che ci svelano gran parte del passato dell’umanità, nella sua totale interessa.

Non è da meno la scoperta e il rinvenimento di alcuni fossili, avvenuta di recente, che potrebbero aggiungere ulteriori dettagli e informazioni a ciò che già sappiamo: scopriamo insieme di cosa si tratta. Nella fattispecie si tratterebbe di un team di scienziati e archeologi, che avrebbe recentemente rinvenuto alcuni fossili, in corrispondenza della Nuova Zelanda. A seguito di un ciclone che ha recentemente interessato il territorio neozelandese, sarebbero infatti riemersi alcuni fossili di antica provenienza, i quali apparterebbero verosimilmente ad alcune creature del suolo marino.

Il ciclone ha senz’ombra di dubbio cambiato in maniera significativa le carte in tavola sul territorio neozelandese, portando ad una vera e propria ribalta delle rocce in corrispondenza degli argini fluviali, andando a includere il rinvenimento dei sopracitati fossili.

Si tratterebbe nella fattispecie del ciclone Gabrielle, che ha recentemente interessato l’Isola del Nord della Nuova Zelanda, causando tra le altre cose più di una decina di vittime, oltre a portare alla distruzione di numerosi paesi sparsi per l’isola.

Entrando maggiormente nei dettagli, i fossili rinvenuti a seguito del passaggio del ciclone Gabrielle indicherebbero verosimilmente l’appartenenza ad alcune specie animali che risalivano al Cretaceo. In base alle prime ricostruzioni effettuate dagli archeologi, queste specie animali vivevano sott’acqua, a profondità molto elevate.

Nuovi dettagli emersi

Gli archeologi, tra le altre cose, non escludono il futuro rinvenimento di altri fossili di questo tipo, sempre in corrispondenza dello stesso sito archeologico. Nonostante tutti gli ingenti danni che il ciclone Gabrielle ha drammaticamente portato, esso è anche foriero di nuove informazioni in merito a queste specie animali, che gettano luce su gran parte dei dettagli inerenti a quell’epoca preistorica.

I primi due fossili apparterrebbero alla specie Elasmosaurus platyurus, ovvero un rettile vissuto all’incirca 80 milioni di anni fa, con dimensioni che potevano raggiungere addirittura i 14 metri in lunghezza, e dotato tra le altre cose di un collo molto lungo. Oltre a questo gli archeologi avrebbero rinvenuto anche una vertebra appartenente al Mosasaurus, altra specie animale verosimilmente vissuta in quello stesso periodo, lungo il Cretaceo superiore. In questo caso le dimensioni erano addirittura maggiori, raggiungendo perfino i 18 metri di lunghezza totale.

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Fossili in Nuova Zelanda – Passionetecnologica

Non ci resta a questo punto che attendere futuri aggiornamenti dagli stessi archeologi, confidando nel rinvenimento di altri fossili di questo tipo, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi.