Bancomat, pensi che stai ritirando e invece ti rubano tutto: Ci mettono due secondi

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Bancomat – Passionetecnologica

Nel corso di questi ultimi anni, abbiamo assistito a tantissimi cambiamenti dal punto di vista tecnologico, grazie al progresso che si è verificato.

Uno dei cambiamenti sicuramente più importanti e significati in tal senso consiste nell’arrivo e nella sua successiva diffusione sempre più capillare di internet, che al giorno d’oggi ha raggiunto praticamente ogni città in tutto il mondo.

Questo ha chiaramente favorito l’utilizzo dei sistemi di pagamenti elettronici, garantiti dalle carte di credito e dalle carte di debito, che ad oggi si fanno sempre più frequenti. Come ogni cosa positiva, però, bisogna sempre considerare anche il rovescio della medaglia, in questo caso rappresentato dal fenomeno di phishing, vale a dire le truffe online. Spesso ad essere coinvolti in questo caso sono gli anziani (o le persone che hanno poca esperienza con i mezzi informatici), che si vedono truffare in men che non si dica, da parte di malintenzionati senza peli sulla lingua.

È il caso di una donna residente a Cecina, che è stata recentemente truffata, assieme a un altro caso analogo: scopriamo insieme di cosa si tratta, e cosa è effettivamente accaduto, in modo tale da evitare in futuro truffe di questo tipo.

Procediamo illustrando i fatti passo dopo passo: ad essere interessato alla prima truffa sarebbe un trentaduenne malintenzionato, di origini colombiane, con residenza a Udine. Il truffatore si sarebbe infatti finto interessato all’acquisto di un motociclo, riuscendo così nell’intento di truffare un operaio di Cecina, il quale aveva messo in vendita, qualche settimana prima, il veicolo in questione. I due avrebbero così cominciato una trattativa per l’acquisto di un motociclo, riuscendo ad arrivare al prezzo finale di 1900 euro.

Ricostruzione degli eventi

A questo punto sarebbe intervenuto il colombiano, che avrebbe fatto credere all’operaio di inviare la somma di denaro per mezzo di alcune operazioni, che lui stesso doveva eseguire presso uno sportello bancomat specifico. I due si sono tenuti in contatto telefonico al momento dell’operazione, mentre il colombiano dettava i passaggi da eseguire man mano, portando inavvertitamente l’operaio a eseguire delle ricariche a favore della carta prepagata del malintenzionato.

Dinamiche simili sarebbero avvenute poi a Castagneto Carducci, dove una donna sarebbe stata contattata da alcune persone che si sarebbero professori addetti al suo istituto bancario, chiedendo il codice del suo sistema di home banking. Fortunatamente i sistemi di sicurezza della banca hanno avvertito il tentativo di accesso esterno al conto corrente della donna, e sono riusciti prontamente a bloccare la potenziale truffa.

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Truffa del Bancomat – Passionetecnologica

Il nostro consiglio, dunque, è di accertarsi sempre in precedenza dell’effettiva affidabilità del venditore a cui ci rivolgiamo, in modo tale da non incappare in situazioni di questo tipo, che possono finire per rivelarsi assolutamente spiacevoli, portando in certi casi a prosciugare il proprio conto corrente.