Cellulare, non caricarlo mai così: nessuno lo sa ma fa ingrassare

Usare il cellulare a letto, fonte pexels

Il cellulare, specie se messo in carica, può causare ingenti danni all’uomo se lasciato a bordo del letto, sul classico comodino. Scopriamo il perchè.

Il cellulare fa male, sembra essere ormai assodato: lo stress delle continue chiamate, i trilli dei messaggi, i tormenti dei Social. Effetti psicologici dalle ricadute estremamente dannose, perturbanti per la mente umana. Il cellulare ingigantisce i problemi psicologici, li drammatizza, li aumenta a dismisura. Ma può il cellulare anche far ingrassare?

Si tratta di una domanda alla quale è molto più difficile rispondere; in apparenza infatti lo smartphone non dovrebbe avere il potere di modificare il nostro corpo, di metterci tanto in difficoltà. Come può un cellulare influenzare il nostro giro vita? Sembra un paradosso. Eppure non è così, stando agli ultimi studi scientifici.

Uno studio pubblicato infatti dal British Scientist afferma che mettere il telefono in carica nella camera da letto causa un rischio maggiore di diabete e obesità. Un fatto apparentemente impossibile, bizzarro.  Che cosa fa infatti un cellulare in carica? Eppure si tratta di uno studio scientifico, con tanto di peer review.

Ebbene, emette una tenue, ma distinguibile luminescenza. E questa impedisce la necessaria produzione di melatonina. L’ambiente sarebbe meno buio, il sonno più difficoltoso. Per non farsi mancare nulla, inoltre, il cellulare produrrebbe radiazioni elettromagnetiche capaci di disturbare la qualità del sonno. Ne conseguirebbe un metabolismo alterato, drogato. Col rischio di ingrassare e sviluppare patologie.

Smartphone, radiazioni e sonno: una questione dibattuta

Ma quante radiazioni producono i cellulari? Ogni apparecchio produce, in stand by, 2,3 Milligauss (mG). Quando viene messo in carica produce invece 3,4 Milligauss. Ovviamente più il cellulare è vicino, più aumenta la carica della quale rimane vittima il ‘portatore’ umano.

Il cellulare a letto, fonte pexels

Insomma, sembra proprio che spegnere il cellulare nelle ore notturne possa essere una sana abitudine; e questo vale anche i computer e gli apparecchi elettronici in generale. In generale ogni fattore che causi un’alterazione del ciclo sonno-veglia pone a forte rischio. In particolare sembra che basti un’esposizione alla luce blu per tre ore alla sera, davanti ad esempio a un computer, per facilitare l’obesità e contrarre patologie croniche connesse a una cattiva alimentazione.

Infatti, a voler generalizzare all’estremo, non è solo del cellulare la colpa; qualsiasi cosa che modifichi la luce-buio del giorno e della notte ‘naturali ‘ rischia di causare danni all’organismo, favorendo fame nervosa e generalmente un’incipiente obesità. Insomma, col sonno non si scherza.