Cellulare, se hai un parente con la 104 lo paghi molto meno: ecco come fare

Lo smartphone per una persona con disabilità, fonte Pexels

Agevolazioni con lo smartphone, tra le meno conosciute figura quella della legge 104/92. Ecco cosa bisogna fare. 

Nonostante, a confronto con altri paesi, continui a mancare in Italia un sistema sociale che tuteli realmente le persone con disabilità, vi sono numerose facilitazioni delle quali spesso gli stessi beneficiari o la famiglia che lavora quale loro caretaker non conosce. Ne sono un esempio le agevolazioni per l’acquisto dello smartphone.

Tutto parte dalla legge 104 del 1992, volta a tutelare i diritti delle persone con disabilità, favorendo la loro integrazione sociale e il loro benessere psicofisico. Vi sono a questo proposito numerosissime agevolazioni, tra le quali figura la possibilità di comperare apparecchiature basate su ‘tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche’. In questi casi l’IVA agevolata scende al 4% e la detrazione IRPEF sale al 19%.

E scrivendo di tecnologie ‘elettroniche’, l’agevolazione si applica anche a smartphone, tablet e generalmente apparecchiature per la telecomunicazione, delle quali non si può negare l’utilità per una persona con disabilità. Sono ormai molteplici le applicazioni che supportano la vita di una persona con disabilità; pensiamo a chi soffre di gravi problemi alla vista per i quali il cellulare rappresenti un fondamentale ‘terzo occhio’ col quale orientarsi.

Eppure godere dell’agevolazione non è affatto semplice; occorre infatti avere una serie di documenti cruciali, senza i quali il dispositivo viene acquisito a prezzo pieno. Onde dunque evitare spese eccessive, occorre porre attenzione di avere i seguenti documenti.

Tutti i requisiti per ricevere lo sconto della Legge 104, passo per passo

Occorrono innanzitutto i dati personali; pertanto un documento, quale ad esempio la tessera sanitaria, con un codice fiscale; e un documento di riconoscimento ancora valido. Inoltre occorre presentare una copia del certificato medico o del verbale che attesti la disabilità in questione, rilasciato da un’apposita commissione sanitaria.

Un modello di smartphone, fonte Pexels

Ma non basta, perchè occorre anche provare che vi sia un collegamento funzionale con il dispositivo; ovvero che questo venga acquisito perchè effettivamente utile per la disabilità in quesitone e non come un giocattolo, un inutile orpello. Si tratta, va da sé, di un collegamento molto delicato da dimostrare. Si richiede in questi casi una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dove si attesta che sì, lo smartphone in questione verrà utilizzato per i propri bisogni primari, connessi alla disabilità di cui si soffre.

La dichiarazione dei redditi dell’anno successivo consente infine di detrarre il 19% del prezzo pagato per l’acquisto quale detrazione Irpef, ricompensando parzialmente l’acquisto. Solitamente l’importo viene inserito nel modello 730; la detrazione può anche essere fruita dalla famiglia della persona con disabilità, se rientra all’interno dello stesso nucleo famigliare.