Tumori, ecco i robot all’improvviso: la tua vita potrà essere salvata

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Tumore al rene – Passionetecnologica

Il progresso tecnologico ha permesso senz’ombra di dubbio tanti miglioramenti in positivo all’interno di numerosissimi ambiti.

La connessione a internet per esempio ha consentito l’introduzione dei social network (come per esempio Facebook, Instagram, Tik Tok e via dicendo), seguita poi dall’arrivo sul mercato mondiale degli smartphone, e più in generale di tutti i dispositivi perennemente connessi a internet, che consentono di svolgere numerosissime attività.

Fondamentale nel progresso tecnologico è stata anche la robotica, che ha permesso numerosi passi in avanti anche (e soprattutto) nel mondo della medicina, consentendo di effettuare operazioni chirurgiche che erano ritenute impensabili fino a poco tempo fa.

Uno dei campi su cui la ricerca sta senz’ombra di dubbio sta concentrando le sue energie è il campo oncologico, che riveste una fondamentale importanza al giorno d’oggi. La chirurgia robotica ha infatti permesso di allargare in maniera molto più ampia le tecniche ad oggi disponibili: una delle specialità su cui ultimamente ha trovato maggiormente impiego consiste nella chirurgia del tumore del rene.

Nella chirurgia del tumore del rene, infatti, la robotica ha senz’altro apportato numerosi vantaggi. A parlare in tal caso è stato il Direttore del reparto di Urologia del Niguarda, uno degli ospedali sicuramente maggiormente all’avanguardia.

Le tecniche di oggi

Il direttore ha iniziato sottolineando come il 90% degli interventi di chirurgia per tumore al rene siano eseguiti per mezzi di metodiche invasive che prevedono l’utilizzo di robot, in alternativa alla chirurgia laparoscopica. Diverse in questo caso sono le metodiche in base anche alla posizione del tumore: se quest’ultima infatti lo permette, si può agire chirurgicamente andando a rimuovere solo una porzione del rene, lasciando conseguentemente la restante parte in sede.

Tendenzialmente si utilizza la chirurgia laparoscopica, ma nel caso in cui l’asportazione diventi più complessa si agirà tendenzialmente con la chirurgia robotica, che permette di migliorare ulteriormente la precisione. Uno dei vantaggi della chirurgia robotica consiste nel fatto che le suture sono eseguibili in maniera molto più rapida rispetto che al passato, e questo consente dunque di far rimanere il meno possibile il rene privo della sua vascolarizzazione.
Diverso è invece il caso in cui il tumore sia in una posizione in cui va a coinvolgere anche la vascolarizzazione stessa del rene, dove sarà necessario ricorrere alla chirurgia laparoscopica, senza dover necessariamente far uso del robot.

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Chirurgia robotica – Passionetecnologica

Infine, nei casi più particolari, dove ad esempio il tumore è particolarmente esteso nella zona dell’addome, o va a coinvolgere entrambi i reni, si opterà per la chirurgia tradizionale.