Contatore della corrente, se ti appare questo simbolo chiama subito il tecnico: rischi di rimanere senza corrente

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Contatore elettrico – Passionetecnologica

Sappiamo benissimo quanto siamo stati recentemente colpiti e afflitti dal caro energia, che ha interessato non solo l’Italia ma tutto il continente europeo da un bel po’ di tempo.

Tutto è infatti iniziato lo scorso anno, in concomitanza con l’esordio dei conflitti belli in Ucraina, che hanno inevitabilmente portato delle conseguenze economiche ed energetiche che si sono riflettute a livello dell’intero continente. Una delle conseguenze principali è senz’ombra di dubbio il rialzo del costo dell’energia, sia nella sua forma elettrica che di gas metano. È stato proprio questo che ha costretto le principali compagnie fornitrici d’energia ad aumentare i relativi costi delle bollette mensili, creando non poco scompiglio e malessere tra tutta la popolazione europea in generale.

In questo clima difficile e complesso, è bene saper leggere attentamente il contatore dell’energia, in modo da meglio comprendere anche il contratto che abbiamo stipulato con il fornitore elettrico, in modo da usare anche in maniera più ragionata e intelligente tutti gli elettrodomestici che utilizziamo quotidianamente, ora più che mai.

Le componenti fondamentali di un qualsiasi contatore dell’energia (sia elettrica che del gas metano) sono fondamentalmente 5, divise rispettivamente tra il display a cristalli liquidi, il pulsante di lettura, il dispositivo per controllare la quantità di energia elettrica emessa, l’interfaccia ottica e infine, ultima ma non di certo per importanza, gli indicatori di consumo effettivo.

Nel caso in cui appaia il simbolo “L1” sulla parte inferiore sinistra del display, tutto funziona correttamente. Discorso invece totalmente diverso nel caso in cui compaia invece un triangolo che presenta la sua punta rivolta verso il basso, seguito da un punto esclamativo. In questo caso bisognerà assolutamente chiamare l’assistenza della propria compagnia fornitrice d’energia (come Enel Energia, per esempio) per segnalare il guasto al contatore elettrico.

Altre indicazioni utili

Passiamo poi agli indicatori di consumo: nel caso in cui questi lampeggino, infatti, stanno a significare che l’energia elettrica viene effettivamente consumata da parte della nostra abitazione domestica, per l’impiego dei più disparati elettrodomestici o dispositivi elettrici di qualsivoglia genere. Situazione opposta e contraria invece nel caso in cui queste spie restino fisse, che andranno a significare che non si sta verificando consumo di energia elettrica da parte dell’abitazione domestica per un minimo di 20 minuti, almeno per quanto riguarda il modello GEM di contatore Enel.

Leggendo il contatore, inoltre, sarà possibile visualizzare rispettivamente le tre voci F1, F2 e infine F3. Queste voci rimandano infatti alle diverse fasce orarie dei consumi dell’energia: spesso capita infatti che i contratti stipulati con le compagnie fornitrici d’energia prevedano due o tre fasce, con diversi prezzi per i consumi.

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Fascia d’orario – Passionetecnologica

Sarà infatti più conveniente utilizzare elettrodomestici durante la sera e il fine settimana, rispetto che durante il primo pomeriggio. È proprio sulla base della fascia oraria che si possono quindi risparmiare cifre significative, andando ad alleggerire sensibilmente le bollette alla fine del mese.