Termosifoni, scattano le multe assurde: ti bussano a casa e devi dargli 3000€ | Italiani disperati

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La temperatura dei riscaldamenti è regolata per legge. passionetecnologica

Le multe per il riscaldamento domestico possono arrivare fino a 3000€, la normativa prevede diversi controlli, termosifoni compresi.

Gli aumenti dei prezzi generalizzati sono dovuti a molteplici fattori, tra questi c’è sicuramente l’incremento dei costi delle materie prime a seguito dell’esplosione del conflitto in Ucraina.

Le sanzioni inflitte alla Russia hanno messo in difficoltà molti Paesi europei che si rifornivano di materie prime proprio da Putin. I principali scambi tra Italia e Russia riguardano proprio materiali di raffinazione del petrolio e altri prodotti chimici, oltre legna, paglia e altri prodotti dell’agricoltura e della pesca.

Il petrolio che arriva in Italia proviene principalmente dall’Azerbaigian, oltre che dai giacimenti in Iraq, da dove arrivano oltre 2 milioni di tonnellate l’anno, Iran (circa 1,8 milioni di tonnellate) e dall’Arabia Saudita (con 1,82 milioni di tonnellate).

Mentre gli altri Stati europei hanno, pian piano, rinunciato al petrolio russo, l’Italia ha incrementato gli acquisti di greggio dal Cremlino, passando dai 120 mila barili al giorno acquistati a gennaio 2022, al mezzo milione di barili dello scorso agosto. Un rialzo totale di quasi il 400%.

Come arrivano i controlli sui riscaldamenti

La questione dell’approvvigionamento delle materie prime è molto delicata ed ha spinto il nostro Governo ad adottare soluzioni drastiche. I consumi maggiori sono dovuti al riscaldamento degli ambienti per questo è stata introdotta una nuova normativa che fissa un limite alle temperature interne con un abbassamento di circa 2 gradi del riscaldamento. I nuovi criteri di risparmio energetico promettono anche di abbassare le emissioni nell’atmosfera con un relativo vantaggio per l’ambiente che ci circonda.

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Per i riscaldamenti condominiali è responsabile l’amministratore. passionetecnologica

Sulla base della normativa vigente l’Italia è divisa in zone climatiche dalla A alla F, per ogni zona il regolamento fissa la data di accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento e un massimo di ore di utilizzo giornaliero, che varia dalle 6 ore in fascia A alle 14 ore per la fascia F. Le sanzioni sono previste sia per impianti centralizzati che per quelli autonomi e a rispondere delle violazioni sono il proprietario dell’immobile, il conduttore o l’amministratore del condominio.

Il Testo Unico per l’Edilizia prevede multe da 516 fino a 2582 euro per tutti coloro che non rispettano i criteri di risparmio energetico. Ma si rischia di incorrere in ulteriori sanzioni previste dalla Direttiva europea sull’efficienza energetica che prevede multe più salate che vanno da un minimo di 500 ad un massimo di 3000 euro. La criticità della normativa riguarda i controlli che dovrebbero essere effettuati a campione dalle forze di polizia locale. Durante gli accertamenti dovrebbero essere controllati sia i termostati che gli impianti, compresa la presenza di termostati, obbligatori per legge, sui termosifoni all’interno degli appartamenti.